di Andrea Fantucchio
La Festa delle Donne è alle porte e anche i fiorai si stanno attrezzando. C'è chi ha fatto il carico in negozio con spese non indifferenti, e chi ha deciso di caricare, letteralmente, il proprio furgone di mimose rubate. L'insolito furto, o meglio tentato furto visto l'esito dell'operazione, è avvenuto a Moschiano in provincia di Avellino.
I ladri di fiori avevano parcheggiato il furgone poco distante da un edificio del comune. La struttura era stata scelta per il giardino antistante. Nel quale svettava un alto albero di mimose, da qualche settimana in fiore. I quattro avevano parcheggiato il furgone in una posizione defilata, cercando di non dare nell'occhio.
Ma il mezzo non è passato inosservato alle forze dell'ordine. I carabinieri della stazione di Quindici, durante le numerose ronde fra le strade del comune, non avevano mai visto quel furgone. Inoltre i militari, avvicinandosi, sono stati attirati dal rumore di fronde che venivano recise. Un frusciare che proveniva dall'interno del giardino. Circondato da un muretto che isolava il cortile dalla strada.
Una protezione, però, non sufficiente. Sopratutto per il gruppo di ladri, attrezzati con tutto il necessario per mettere in atto il furto. I quattro, si erano divisi i compiti. C'era chi tagliava le mimose, dall'alto di scale d'alluminio che avevano introdotto nel giardino, e chi alla base teneva fermo il rialzo e poi raccoglieva le mimose in secchi. Quando avevano raccolto quello che reputavano un bel carico, i ladri di fiori portavano le mimose nel furgone. Ancora pochi minuti e il loro obiettivo sarebbe stato raggiunto.
Quando i carabinieri li hanno colti sul fatto, i quattro avevano già raccolto nel mezzo circa otto quintali di mimose. Che avrebbero loro regalato una Festa della Donna ricca di guadagni. Ma avevano riposto troppa fiducia nel piano facendo, come si suol dire, i conti senza l'oste. I carabinieri, entrati nel giardino, hanno intimato ai malviventi di scendere dalle scale di metallo. I quattro, scoperti, non hanno opposto resistenza.
Gli uomini sono stati così denunciati e i fiori, ormai recisi, recuperati. I carabinieri hanno poi controllato l'identità degli insoliti ladri: si tratta di due uomini del Vallo Lauro e altri due venivano da Caserta. I quattro sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica, diretta dal dottore Rosario Cantelmo.