Quella donna cinese non era passata inosservata a Montoro. Avvenente, ben curata, ma non solo. Del tutto diversa dalle connazionali che lavorano in zona. E soprattutto propensa a contatti, diciamo molto intimi, anche con italiani.
Lo avrete capito, la donna in questione animava una casa di prostituzione nel comune irpino. Cercava di farlo anche con una certa discrezione. Ma si sa, certi atteggiamenti non passano inosservati. Quel via vai di uomini a tutte le ore è il primo segnale sospetto. La voce è arrivata ai carabinieri della stazione di Montoro.
Sono state avviate le indagini. Soprattutto appostamenti e pedinamenti. Non c'è voluto molto per individuare un primo atteggiamento strano dei presunti clienti. Invece di citofonare, telefonavano. Poco dopo si apriva il portoncino. Sulla soglia, ad accogliere gli uomini, c'era proprio lei, la ragazza cinese.
Un sorriso e abiti – diciamo – molto generosi. O meglio, succinti al punto da non lasciare molto spazio alla fantasia.
I militari – come si fa in questo caso – hanno atteso all'uscita alcuni clienti (qualche cinese e diversi italiani appassionati – evidentemente – di sesso esotico). Tutti dopo un primo imbarazzo sono stati costretti ad ammettere che sì, la 40enne era una prostituta. Qualcuno si è anche raccomandato con i militari: per favore, non dite nulla a mia moglie. Un classico.
Dopo l'ingresso di un altro uomo i carabinieri hanno deciso di intervenire, cogliendo in flagranza la cinese e un attempato cliente della zona. I due erano già pronti per consumare quel piacere a pagamento.
La 40enne è risultata residente a Varese. L'abitazione era stata presa in fitto da un connazionale, un 60enne cinese residente a Napoli. Che evidentemente era a conoscenza dell'attività della donna.
Nell'abitazione sono state trovate diverse centinaia di euro, sicuro provento delle prestazioni sessuali. Il denaro è stato sequestrato, insieme all'appartamento.
Alla donna è stato consegnato un foglio di via obbligatorio, non potrà tornare in Irpinia.
Le case chiuse con donne dell'estremo oriente sono diffuse in provincia di Avellino. Soprattutto nelle zone dove la comunità cinese è più numerosa. Quindi nell'avellinese e nella Valle dell'Irno.
Ma il fenomeno della prostituzione in casa sta crescendo un po' ovunque. Spesso ad operare sono ragazze straniere, dominicane, brasiliane, cinesi – appunto – o dell'Europa dell'est. Ma negli ultimi anni sono in aumento anche le donne italiane.
L'ultimo clamoroso caso in provincia di Avellino risale a qualche mese fa, quando nella zona di Monteforte sono stati apposti i sigilli a un club privè. Il locale sarebbe stato solo una copertura per un giro di prostituzione. Diverse donne sorprese dai carabinieri sono poi risultate le mogli dei soci del club.