Cava de' Tirreni

Si è tenuta, stamattina, presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, la cerimonia di commemorazione delle vittime di Balvano e lo scoprimento della targa alla stazione ferroviaria. La tragedia del 3 marzo 1944 in cui, sul treno 8017, per la località potentina, perirono circa 600 persone, di cui 35 cavesi, per asfissia sotto la Galleria delle Armi. Presenti alla cerimonia, il Sindaco Vincenzo Servalli, il Questore di Salerno, Pasquale Errico, il Sindaco di Balvano, Costantino Di Carlo, l’Assessore all’Istruzione, Paola Moschillo, il vice questore, Marzia Morricone, il comandante della tenenza dei Carabinieri, Vincenzo Tatarella.

A raccontare la più grande tragedia ferroviaria italiana e non solo, Franco Bruno Vitolo, che ha condotto la manifestazione, l’autrice del libro, “Senza ritorno”; la cavese Patrizia Reso, che ha svolto una accurata ricerca delle vittime cavesi e dei familiari, oggi presenti alla cerimonia; l’autore del cortometraggio “Volevo solo vivere, treno 8017, ultima fermata”, Giuseppe Esposito, di Balvano, un appassionante racconto della sciagura e sull’intreccio delle tante vite, alla ricerca di cibo, durante la seconda guerra mondiale e l’occupazione alleata che, nel sud Italia, aveva cacciato i nazifascisti, trovarono la morte nel buio della galleria.

Ad introdurre la cerimonia, il racconto postumo dei sopravvissuti, Giovanni Scutiero e il cavese Raffaele Bellucci in un filmato di Rai Storia. Non sono mancati momenti di commozione da parte dei presenti e dei familiari in particolare, durante lo svolgimento della manifestazione, cui hanno assistito anche diverse classi degli Istituti scolastici cavesi, per i toccanti interventi, tra i quali quello di Ugo Gentile, capostazione dell’epoca di Balvano. A portare la propria testimonianza anche il grande camminatore della Marcia del Ricordo, Michele Maddalena, che partito da Cassino concluderà la sua marcia oggi a Balvano.

“La memoria è fuoco – ha affermato il Sindaco Vincenzo Servalli – ed oggi abbiamo provveduto a dare la giusta consacrazione ad un episodio tragico che ha colpito la povera gente in un contesto storico di grande sofferenza”.

“Balvano porterà sempre i segni di quel tragico giorno – ha affermato il Sindaco Costantino Di Carlo – e con essi anche la memoria di tanti uomini, donne e bambini, che furono vittime inconsapevoli di un tragico destino. Ed oggi Cava de’Tirreni e Balvano sono insieme nel ricordo di quelle tante vite che in cerca di speranza furono inghiottite dalla morte”.

La cerimonia si è poi trasferita alla stazione ferroviaria dove è stata scoperta la targa che ricorda il tragico evento con i nomi di tutti i cavesi che decederono e la benedizione impartita da don Rosario Sessa, parroco della Cattedrale.

Redazione Salerno