Caserta

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Casetta, su delega della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari di alcuni lotti ricompresi nell'ambito dell'area denominata "ex Saint Gobain", sita nel comune di Caserta e nella disponibilità della società PLANTA Global S.r.l.

Il provvedimento è stato disposto nell'ambito di un'attività investigativa “che vede indagati – spiega in una nota la Procura di Santa Maria Capua Vetere -, per i reati di abuso d'ufficio e lottizzazione abusiva Salvatore Capacchione, 56 anni, imprenditore e, all'epoca dei fatti, amministratore unico della Società Cooperativa Edilizia Re.no - società proprietaria-committente dei lavori e nei cui confronti è stato rilasciato il permesso di costruire n. 46/2015 per la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale convenzionata e di sostituzione edilizia nell'Area di Sviluppo Industriale denominata "ex Saint Gobain", ubicata nel comune di Caserta); Pio Del Gaudio, 51 anni, di Caserta, all'epoca dei fatti sindaco dimissionario del comune di Caserta; Carmine Sorbo, 64 anni, di Santa Maria Capua Vetere, all'epoca dei fatti dirigente dell'Area Generale di Coordinamento Territoriale, Ambientale e Attività produttive del Comune di Caserta e attualmente dirigente comunale preposto al settore della polizia municipale, al traffico e al canile municipale; e Amato Folco, 51 anni, direttore dei lavori afferenti al permesso di costruire n. 46/2015”.

Secondo l'accusa, il 28 maggio 2015 l'ingegnere Carmine Sorbo - all'epoca dirigente dell'Area Generale di Coordinamento Territoriale, Ambientale e Attività produttive del comune di Caserta - ha rilasciato alla Società cooperativa FLe.no. S.r.l. (ora Planta Global S.r.l.), riconducibile a Capacchione, il permesso di costruire n. 46/2015. L'istanza -spiegano dalla Procura - volta ad ottenere il rilascio del suddetto provvedimento autorizzatorio è stata caratterizzata da un iter procedurale particolarmente farraginoso e inconsueto, come evidenziato anche dall'Autorità Nazionale Anti Corruzione, dalla cui segnalazione sono scaturite le attività investigative. Infatti, una prima istanza è stata avanzata nel 2010 dalla Società Cooperativa Parmense S.C.A.R.L., senza avere alcun seguito. Successivamente, la società Cooperativa Edilizia Re.No. in data 23.10.2013, ha presentato una mera "integrazione" alle originarie richieste di permesso di costruire, limitandosi a richiamare le innovazioni normative medio tempore intervenute, senza attendere una variante di destinazione d'uso da parte dell'ente comunale, alla quale far seguire poi una nuova richiesta di rilascio del titolo abilitativo... All'esito di una complessa attività istruttoria – spiegano ancora i magistrati -, il provvedimento autorizzatorio in esame ha consentito la realizzazione del richiesto intervento di edilizia residenziale convenzionata in Caserta nell'area "ex Saint Gobain". Più nel dettaglio, il suddetto permesso di costruire ha autorizzato la realizzazione di 4 grossi fabbricati, nell'ambito dei quali costruire 304 alloggi (oltre a negozi ed uffici), nonché 2 piani interrati per ciascuno dei 4 fabbricati assentiti, destinati ai parcheggi. Ebbene, tale provvedimento, è risultato – secondo l'accusa - affetto da una serie di macroscopiche illegittimità afferenti, da un lato, all'assenza di conformità rispetto agli strumenti di pianificazione urbanistica di carattere generale (Piano Regolatore generale del comune di Caserta e Piano del Consorzio A.S.I. della Provincia di Caserta) e, dall'altro, alla carenza - in capo al dirigente comunale Sorbo - del requisito della legittimazione a provvedere. Sotto tale ultimo profilo, infatti, va evidenziato che il permesso di costruire n. 46/2015 - rilasciato in data 28 maggio 2015 - attenendo, evidentemente, alla materia "programmazione e pianificazione E.R.P. (edilizia residenziale pubblica) ed housing sociale", avrebbe dovuto essere rilasciato dal dirigente preposto a quello specifico settore”.

In pratica, secondo l'accusa, essendo Sorbo dirigente del settore riconducibile nell'Area Generale di Coordinamento Territoriale, Ambientale e Attività produttive del comune di Caserta era “del tutto sprovvisto del potere funzionale in materia di programmazione e pianificazione E.R.P. (edilizia residenziale pubblica) ed housing sociale. Pur a fronte di tale macroscopica illegittimità amministrativa, Pio Del Gaudio - sindaco pro tempore ormai sfiduciato, del comune di Caserta - il 29 maggio 2015, ha attribuito - con un provvedimento sostanzialmente immotivato - la gestione del delicatissimo settore della "programmazione e pianificazione E.R.P. (edilizia residenziale pubblica) ed housing sociale", proprio al dirigente Sorbo e, tale repentina ed ingiustificata attribuzione, è intervenuta il giorno dopo che il predetto dirigente comunale, senza averne alcun titolo, ha rilasciato un permesso di costruire che, per importanza sociale e valore economico, deve ritenersi senza dubbio di portata eccezionale e cruciale per gli interessi pubblici generali e per gli interessi diffusi della collettività”.

L'accusa spiega anche che “al di là del profilo della carenza di legittimazione a provvedere e al successivo e strumentale tentativo di ratifica dell'operato illegittimo del Sorbo il permesso di costruire n. 46/2015 è, altresì, caratterizzato da ulteriori e numerosi elementi di contrasto rispetto alla normativa urbanistica di carattere generale...”