Paduli

Alla prima uscita vera e propria ha sorpreso per personalità, voglia di dimostrare di essere utile alla causa, insomma l’impatto è di quelli importante. Poi, nella seconda frazione di gioco, nel momento migliore del Novara, specie dopo il gol, è stato meno presente, meno coinvolto. Resta, comunque la buona prestazione di Matera che si candida per una nuova opportunità in vista del derby con la Salernitana.

SORPRESA INIZIALE – L'arrivo a Benevento e subito la convocazione per Verona con tanto di esordio, poi l'inizio nell'ultima sfida in Piemonte. Catapultato in Serie B in poco.

“Francamente non mi aspettavo di arrivare a Benevento – inizia il giocatore giallorosso – pensavo di rimanere ad Andria fino alla fine della stagione, sperando di andare via a giugno. L'ultimo giorno di mercato, poi, sono venuto a Benevento e sono stato chiamato subito per la gara al Bentegodi, con tanto di esordio. Ero alle stelle e ho sentito una certa emozione iniziale. Poi col passare dei minuti è andata meglio. Mi metto a disposizione del mister e lavoro intensamente. E' arrivata la prima da titolare, penso che questo sia il momento di battere il ferro per cercare di mettere almeno il mister in difficoltà e avere continuità”.

A Novara ha occupato, per necessità, la casella di esterno sinistro, la sua collocazione è un'altra ma non gli manca la voglia di mettersi in gioco.

“Ho sempre fatto la mezzala ma il mister mi ha parlato e mi ha detto che potrebbe usarmi in altra posizione, per questo mi ha chiesto di dare sempre il massimo. Mi piace anche questa posizione perchè mi permette di poter rientrare e calciare. Certo la rete non è la mia specialità, l'ultimo gol l'ho segnato due anni fa ma partendo da sinistra ho più probabilità.

IL PASSATO, IL PRESENTE E IL FUTURO – Di sicuro è servita tanto l'esperienza in Serie D, da quella categoria Matera ha spiccato il volo ed è arrivato in serie cadetta.

“E' stata un'esperienza di crescita. Ho preso parte al torneo di Viareggio con la Rappresentativa e abbiamo fatto bene come squadra uscendo solo con l'Inter. Personalmente ho vissuto la soddisfazione di essere premiato come miglior giovane della Serie D. Quello, insomma, è stato il periodo della svolta per me con le squadre che hanno cominciato a parlare di me. Ma alla fine sono rimasto ad Andria, il che significa che c'era ben poco di concreto. Il primo anno in Lega Pro è stato complicato, il mister non mi vedeva molto e preferiva altri giocatori, poi, col ritorno di Favarin, c'è stata la svolta ed è arrivata la chiamata del Benevento. Il mio presente è giallorosso. Ci ho messo poco a capire che c'è un gruppo fantastico, sano. Sin dal primo giorno sono stato bene, ho legato con il capitano Lucioni e con Gyamfi. Il futuro immediato si chiama Salernitana. So che i derby sono sentiti sempre, al Sud di più. Il mister ci sta preparando alla grande e stiamo lavorando sodo per prenderci ciò che vogliamo”.

Redazione