La Camera approva definitivamente la norma proposta dal deputato Federico Gelli che cambia la responsabilità dei camici bianchi.

La presa di posizione di Codici, Centro per i diritti del cittadino: "Mentre Gelli parla di giornata storica per la sanità italiana, ottiene il plauso del Ministro Lorenzin che definisce questo un “importante passo avanti per il sistema sanitario del nostro Paese, che garantisce il diritto del cittadino a essere risarcito in caso di errore medico e dall’altro tutela maggiormente i professionisti della sanità”, e pare che, da questo punto di vista, il Ministro e i suoi relatori abbiano fatto un ottimo lavoro.

Una legge pensata e confezionata dal “Partito dei medici” contro i cittadini malati, in seguito alle modifiche apportate in Senato: con l'approvazione della Legge sulla Responsabilità Professionale sarà il paziente a dover dimostrare l'errore medico, in quanto risulta invertito l'onere della prova.

Nell'articolo 6 della legge "Responsabilità penale dell'esercente la professione sanitaria" è contenuto il punto chiave della questione: il medico che provoca un danno a un paziente per imperizia non sarà penalmente punibile per colpa nel caso in cui egli affermi di aver rispettato le linee guida e le buone pratiche assistenziali. La responsabilità del medico diventa "extracontrattuale", dunque sarà la persona vittima di errore a dover dimostrare chi ha sbagliato. 

Da oggi la contrapposizione tra paziente e medico sarà sempre più netta - afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli - i Deputati avrebbero dovuto immedesimarsi nel paziente cittadino prima di votare una legge che non tutela nè sè stessi nè i propri cari".

I casi di malasanità che vengono segnalati all'Associazione Codici sono sempre più numerosi, così come le vittime coinvolte e mentre la giustizia sembra essere una chimera, i colpevoli continuano ad operare impuniti.  Da oggi ottenere giustizia sarà quasi impossibile, chi tutelerà il cittadino, chi difenderà i pazienti?"