Torrecuso

Un caso di stalking – almeno tale è stato ritenuto-, diverso dagli altri, però, per una circostanza del tutto particolare. Perchè la presunta vittima non è l'ex fidanzata (o l'ex moglie) dell'indagato, ma la sorella, considerata la causa della rottura del legame sentimentale. Della serie: è colpa tua se io e lei non stiamo più insieme. E' la storia che arriva da Torrecuso, dove un 35enne è stato colpito dalla misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da colei che avrebbe subito le condotte persecutorie. Il provvedimento è stato firmato dal gip Flavio Cusani ed è sicuramente meno afflittivo degli arresti domiciliari proposti dal sostituto procuratore Assunta Tillo in un'inchiesta condotta dai carabinieri della Stazione di Morcone.

Nel mirino degli inquirenti i comportamenti di cui l'uomo – un autista – si sarebbe reso responsabile nei confronti della sorella dell'ex compagna: telefonate e messaggi continui, ad ogni ora del giorno e della notte, frasi di stampo minaccioso. “Te la farò pagare”, le avrebbe scritto, evidentemente nella convinzione che fosse stata lei, accreditata di una notevole influenza sulla familiare, a determinare lo stop della relazione.

Una interruzione del rapporto alla quale il 35enne – difeso dall'avvocato Giuseppe Sauchella - non doveva evidentemente essersi rassegnato, al punto di concentrare le sue attenzioni, per nulla gradite, sulla donna. Costringendola a cambiare abitudini, provocandole- secondo l'accusa - uno stato di paura per la sua incolumità. Un quadro indiziario che ha indotto il Pm a proporre l'arresto del protagonista, al quale il giudice ha invece ordinato di stare lontano da Morcone.