Sant'Agata de Goti

“Se Mauro avesse semplicemente consultato l’apposita sezione della rete civica avrebbe forse evitato di riportare una incompleta descrizione della realtà dei fatti”.
E’ questa la reazione, decisa, del consigliere provinciale Renato Lombardi – che è anche capogruppo in consiglio comunale a Sant’Agata de’ Goti e presiede la Commissione Comunale Sanità - all’intervento di Domenico Mauro, coordinatore vicario provinciale di Forza Italia, sull’ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant'Agata de’ Goti.

Mauro infatti aveva parlato di ospedale caduto nell’oblio, di “polo oncologico al palo” che “nessuno sembra interessato a realizzarlo”. Per Lombardi però la ricostruzione fatta dal berlusconiano è imprecisa dimenticando, ad esempio, l’attivismo dell’amministrazione comunale santagatese.

“A Mauro si può rispondere – scrive Renato Lombardi - che per quanto apprezzabile la sua iniziativa è assolutamente intempestiva e ricostruisce in maniera parziale quanto posto in essere in questi anni, in particolar modo dall’amministrazione comunale della città di Sant’Agata de’Goti; che per il coordinatore provinciale di Forza Italia sembra diventare uno dei tanti (cit. alcuni Comuni) che hanno attuato iniziative per richiedere l’istituzione di un Polo Oncologico Pluri- Territoriale, presso l’Ospedale S.Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata de’ Goti”.

“Ebbene – spiega il consigliere provinciale di Sant’Agata de’ Goti -, se Mauro chiede oggi legittima applicazione del comma 3 dell’articolo 22 della Legge Regionale 6/2016 noi lo facciamo ‘concretamente’ da tempo. Non mi dilungo perché se il coordinatore provinciale di FI avesse semplicemente consultato l’apposita sezione della rete civica comunale sulla “questione Ospedale” che riporta tutte le attività istituzionali poste in essere in merito alla vicenda, tra cui lettere aperte e audizioni del sindaco Carmine Valentino, Consigli Comunali ad hoc, sollecitazioni inviate alla Giunta Regionale Campania, opposizioni ai decreti del Commissario ad Acta e anche (ma Mauro la cita quasi come unica iniziativa) ovviamente, la risoluzione di indirizzo sulla legittima applicazione del comma 3 dell’articolo 22 della Legge Regionale 6/2016 della III Commissione Speciale Terra dei Fuochi, ebbene dicevo, avrebbe forse evitato di riportare una incompleta descrizione della realtà dei fatti”.

Una battaglia, quella sul presidio ospedaliero di Sant’Agata de’ Goti, nella quale dunque l’amministrazione comunale guidata da Carmine Valentino non si è mai tirata indietro. Ma per Renato Lombardi il pericolo per il polo oncologico del Sant’Alfonso viene proprio dalle possibili strumentalizzazioni.

“In questa battaglia – avvisa Lombardi -, sia chiaro, c’è bisogno di unità e condivisione d’intenti ed è apprezzabile che le istituzioni comunali e sovracomunali, ai vari livelli e per le rispettive competenze, facciano fronte comune perché, tutti riconoscono e comprendono che ciò chiediamo rappresenta un interesse collettivo che nasce da un diritto inviolabile: quello alla salute. Non è utile alla causa però chi intende ricavarsi un attimo di visibilità speculando su una questione seria, complessa che sta vedendo il coinvolgimento attivo delle istituzioni ma anche della società civile e di diverse autorità religiose.