Montefredane

La Cassazione conferma la Condanna per Francesco Tuccia e per l'ex militare irpino si aprono le porte del carcere di Avellino. Il trasferimento è avvenuto nel pomeriggio, a poche ore dalla sentenza definitiva. 

La terza sezione penale della Cassazione, "ritoccando" leggermente la sentenza emessa dalla Corte d'Appello dell'Aquila, ha condannato a sette anni e 8 mesi l'ex militare di Montefredane  accusato di aver violentato una studentessa universitaria laziale.

Il giovane irpino era stato condannato a 8 anni di reclusione. La Corte dunque ha ridotto la pena a 4 mesi la condanna d’appello per effetto della continuazione dei reati. 

Nel processo di primo grado il pm David Mancini aveva chiesto 14 anni di reclusione contestando al giovane, oggi 25enne, anche il reato di tentato omicidio, ma il collegio non fu della stessa opinione.

Soddisfatto il legale della studentessa, Enrico Gallinari, perché - ha spiegato - «Il castello accusatorio è rimasto in piedi». I processi - ha commentato l'avvocato - non sono uno strumento di vendetta ma servono per accertare fatti e attribuire responsabilità. Di fronte a certe sentenze - ha aggiunto Gallinari - nessuno deve dirsi vincitore. Bisogna solo augurarsi che fatti simili non si ripetano".

I fatti risalgono alla notte tra l'11 e il 12 febbraio del 2011 quando il militare era di stanza a L'Aquila. Il suo arresto avvenne una decina di giorni dopo. L'episodio si consumò all'esterno di una discoteca di Pizzoli (L'Aquila) dove, come è stato poi ricostruito, la giovane fu stuprata e abbandonata dietro un cumulo di neve all'esterno del locale quando la temperatura era di 14 gradi sotto lo zero. La studentessa riportò lesioni gravi e, dopo un immediato intervento chirurgico, rimase ricoverata in ospedale per circa un mese. Gli avvocati dell'ex militare hanno sempre evidenziato la consensualità della ragazza ad avere un rapporto sessuale.