"Non credo che mia sorella sia ancora viva, perché era malata". Lo ha detto Marianna Sergio ai giudici della Corte d'Assise d'appello di Milano, parlando in videoconferenza dal carcere milanese di San Vittore di Maria Giulia 'Fatima' Sergio, la 29enne che dopo la conversione all'Islam e la radicalizzazione nell'autunno del 2014 partì per la Siria per combattere con l'Isis e che è stata condannata da latitante in primo grado a 9 anni per terrorismo internazionale. La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione inflitta in primo grado e con rito abbreviato a Marianna. La corte ha deciso anche la conferma anche delle condanne a 3 anni e 8 mesi e 2 anni e 8 mesi per Arta Kakabuni e Baki Coku, zii di Aldo Kobuzi, marito di Fatima.
Fatima, la foreign fighter irpina. «Forse è morta in Siria»
Le dichiarazioni della sorella
Redazione Ottopagine