Benevento

“Come ricorderete Sarajevo fu definita luogo simbolo dei più grandi bombardamenti della storia Europea. Distrutta in tutte le sue bellezze, si presentava agli occhi dei più devastata dalla violenza dell’uomo. La nostra città sta subendo, con l’attuale amministrazione, un bombardamento di disamministrazione, dovuta all’incapacità di realizzare quanto affermato nella recente competizione elettorale dal Sindaco Mastella”.

Così Vittoria Principe, PD, che in una lunga nota prosegue: “E’, infatti, sotto gli occhi di tutti il taglio del nastro, firmato Mastella, del dissesto amministrativo che, con effetto domino, si sta abbattendo sulla città e sui suoi cittadini e lo farà per oltre un decennio. Senza dimenticare che si è balzati alla cronaca nazionale per la gestione sciagurata del caso mensa. In questa circostanza l’Amministrazione ha dato il meglio di sè, affinchè non ci fosse una soluzione idonea alla salvaguardia dei diritti dei bambini. Si è passati poi alla privatizzazione dell’AMTS ad opera della Trotta Bus di cui sembra non arrivino notizie tranquillizzanti. (La vicenda AMTS potrebbe essere anteprima anche per l’ASIA). Il caso Malies, relegato ad una chiusura a mò di cantiere senza alcuna ipotesi di interventi concreti e qualificanti per l’area stessa. Questi solo alcuni dei casi di una devastazione avviata negli anni scorsi (Banca d’Italia, Enel, Scuola Allievi Carabinieri, ecc.) e che la Giunta targata Mastella sta continuando a perpetrare. Sul piano squisitamente politico, il primo cittadino evita scientemente i confronti con chi in questi mesi lo ha sollecitato a ciò, vedi De Caro, Viespoli, Cgil con la Galdiero. Fiore all’occhiello è invece la grande capacità organizzativa di feste, festini, triccaballacca, bacini a piazza Roma e cene in bianco ed occupazione di tutto ciò che la Politica consente (per essere chiari poltrone). Ed è per questo che chiediamo al Sindaco di Benevento di farsi promotore di un gemellaggio con la città di Sarajevo, mentre alle forze sociali e politiche della città chiediamo di far fronte comune contro tale devastazione”.