Cava de' Tirreni

Niente stipendio ai lavoratori della “Silba”, scatta lo stato d’agitazione nelle strutture di Cava de’ Tirreni e Roccapiemonte. Antonio Malangone della Uil Fpl: “Chiediamo un confronto ai sindaci e al prefetto di Salerno per fare chiarezza sul futuro di servizi e livelli occupazionali”.

Un incontro urgente per fare chiarezza sul futuro delle strutture sanitarie “Villa Alba” di Cava de’ Tirreni e “Villa Silba - Centro Studi Montesano” di Roccapiemonte. A chiederlo sono le segreterie provinciali di Uil Fpl e Cisl Fp che in una nota, inviata al prefetto di Salerno e ai sindaci delle due città interessate, invocano chiarezza sulle prestazioni ai disabili in regime di “Residenze sanitarie assistite” e garanzie sul futuro dei dipendenti. “Le maestranze non hanno ricevuto lo stipendio di gennaio”, ha spiegato Antonio Malangone della Uil Fpl che, insieme ad Antonio De Sio della Cisl Fp, si sta occupando da tempo della vertenza. “Tutto questo sta alimentando tensione tra i lavoratori e la situazione richiede urgentemente dei chiarimenti, utili per scongiurare ogni possibile conseguenza negativa”. Da qui la decisione di attivare lo stato di agitazione del personale delle strutture di Cava de’ Tirreni e Roccapiemonte. “Ci risulta anche che il Comune cavese sia in ritardo con le spettanze relative alle attività rese ai disabili dalla Spa Silba. Per questo abbiamo chiesto al sindaco metelliano un confronto alla presenza dell’amministratore della società”.