L'Osl rigetta l'istanza di inserimento nell'elenco delle passività i costi sostenuti dall'Asl per i servizi essenziali di assistenza e l'azienda sanitaria locale, di contro, impugna il provvedimento innanzi al tribunale amministrativo.
E' questo in sintesi l'intreccio della diatriba che vede contrapposti da un lato l'organo straordinario di liquidazione del comune di San Leucio del Sannio che, come richiesto dalle procedure del dissesto, ha invitato qualunque soggetto vantasse crediti nei confronti dell'ente a presentare istanza per l'inserimento nell'elenco delle masse passive (relative al bilancio dell'anno 2011), dall'altro si ergono le ragioni dell'azienda sanitaria locale che si è vista rigettare l'istanza.
L'importo calcolato dagli uffici amministrativi dell'Asl è pari a 5mila e 800 euro che costituiva la somma destinati ai 'L.e.a', i servizi per i livelli essenziali di assistenza, alla base del servizio sanitario nazionale.
Vedendosi negato l'iscrizione nell'elenco dei debiti del comune sanleuciano, l'azienda ha deciso di costituirsi in giudizio contro il provvedimento di esclusione, affidando la difesa gli avvocati Caterina Costantini e Maria Concetta Tedesco. Scelta che è stata formalizzata il 3 aprile scorso, con atto deliberativo licenziato dal commissario dell'azienda, Gelsomino Antonio Ventucci.
Marianna D'Alessio