Benevento

Periodicamente il Blog di Grillo ospita interventi di Serge Latouche, il più celebre esponente della decrescita, un nuovo paradigma economico e sociale che inizia ad uscire dai circuiti accademici per diventare una nuova prassi di vita.

«Qual è la rivoluzione più difficile da realizzare? La più piccola, quella che mette in discussione le abitudini quotidiane, gli atteggiamenti, i modelli di pensiero individuali. Perché è così difficile cambiare comportamenti e stili di vita? Perché siamo imprigionati in megasistemi che ci condizionano e perché i nostri costumi-consumi sono parte fondante della nostra identità» (P. Cacciari). 

Giovedì 16 febbraio, alle ore 17,30, presso l’Aula Consiliare di Palazzo Mosti (Via Annunziata) sarà presentato il libro Verso una civiltà della decrescita. Prospettive sulla transizione (Marotta & Cafiero). Il corposo volume, a cura del sociologo Marco Deriu, raccoglie moltissimi contributi che tentano, come ha scritto Paolo Cacciari sull’«Espresso», «pazientemente di dimostrare l’indicibile: diminuire i flussi di materie e di energie impegnati nei cicli produttivi e di consumo è non solo necessario, equo e salutare, ma anche desiderabile». 

Marianna Farese e Nicola Sguera introdurranno i lavori, che vedranno l’intervento di Salvatore Esposito, Presidente di “Mediterraneo Sociale” (che ospitò Latouche a Benevento nel marzo 2015).

Maggie Borrelli, in rappresentanza della casa editrice, illustrerà l’attività sociale svolta da Marotta & Cafiero.

L’auspicio è quello di suscitare un dibattito partecipato che si ponga il problema di avviare ciascuno sul proprio territorio quella “transizione” resa necessaria da una crisi dai molteplici volti (economica, ecologica, energetica, sociale, psichica) che appare come lo sfinimento di un’intera civiltà giunta al suo stadio terminale. Verso una civiltà della decrescita. Prospettive sulla transizione.

 

Con i contributi di:

Erik Assadourian | VeronikaBennholdt-Thomsen | Giovanni Bernardo | Bruna Bianchi | Mauro Bonaiuti | Alberto Castagnola | Yves Cochet | Simone D’Alessandro | Giacomo D’Alisa | Daniela Degan | Federico Demaria | Marco Deriu Dalma Domeneghini | Arturo Escobar | GiorgosKallis | Isabella Landi Serge Latouche | Joan Martinez-Alier | Paola Melchiori | Mary Mellor | Helena Norberg-Hodge | AgnèsSinaï.

Salvatore Esposito è psicologo e psicoterapeuta. Presidente della rete Mediterraneo Sociale dal 2011, è stato per venti anni dirigente pubblico presso Aziende sanitarie ed Enti locali. Ricoprendo incarichi di responsabilità come quello di coordinatore d’area per le politiche sociali in Regione Campania, ha contribuito a redigere la Legge quadro regionale 11/2007 sulla dignità e la cittadinanza sociale e i primi orientamenti legislativi sulle Fattorie Sociali. Fondatore di storiche esperienze di politiche sociali, come la Rete regionale dei Centri Socio-Educativi comunali e la Comunità per giovani tossicodipendenti Il Pioppo.

 

Tra i suoi saggi e pubblicazioni: Bambini Giovani Anziani. Servizi pubblici ed intervento di rete (1992); Lo scenario della riforma del Welfare in Campania (2004); Resistenza e Cittadinanza. Welfare di Comunità e servizi universali nell’Europa sociale dei popoli (2006); Una sinistra di popolo per un popolo di sinistra. Questioni fondative di un nuovo umanesimo socialista nel XXI secolo (2008); La questione sociale come questione strutturale dello sviluppo locale. Welfare, Etica e Mezzogiorno (2010).

Redazione Bn