San Giuseppe Vesuviano

Un clima di festa. E’ quello che si è respirato questa mattina a San Giuseppe Vesuviano. Il sole ed il cielo azzurro senza nuvole hanno contribuito a rendere gioiosamente serena una giornata che entrerà nella storia della cittadina in provincia di Napoli. Dopo mesi di restauro,  sulla cupola del Santuario di San Giuseppe cominciano ad intravedersi i primi (brillanti) risultati. Certo, i lavori non sono ancora terminati ma la posa della croce in rame sulla sommità del luogo di culto, ha fatto vivere ai fedeli sangiuseppesi un momento religioso intenso e sereno.

Senza dubbio, ha contribuito all’esplosione emotiva la presenza in Piazza Garibaldi del nuovo vescovo di Nola. Arrivato alle 10.30 in punto, Sua Eccellenza Monsignor Francesco Marino si è lasciato andare al caloroso abbraccio della folla che lo attendeva all’esterno del santuario. Il presule ha stretto mani ed accarezzato volti. Poi, ha officiato la breve cerimonia conclusasi con la benedizione della croce e la salita su una pedana mobile, insieme agli altri rappresentanti delle istituzioni civili e religiose, fin verso la sommità del santuario, ad oltre 50 metri di altezza dal suolo.

«E’ una bella giornata. Se c’è stata attesa per tanti anni, oggi si realizza un compimento. La croce che qui viene innalzata sta a significare che in Gesù Cristo abbiamo la nostra salvezza e che il Signore continua ad orientare la nostra vita», ha dichiarato il vescovo Marino ai microfoni di OttoChannel 696.

«E’ da oltre 100 anni, precisamente dal 1908, che questa cupola non veniva restaurata in modo straordinario come sta accadendo in questi giorni – spiega Padre Rosario Avino, Superiore dei Giuseppini di Murialdo – La croce, in particolare, è stata tirata giù ed è stata restaurata nelle parti in cui maggiormente si era deteriorata nel corso del tempo».

L’evento ha coinvolto l’intera cittadinanza vesuviana. Presenti tutte le scolaresche del paese. Il sindaco Vincenzo Catapano, fiero con il tricolore al petto, si è detto orgoglioso della sua comunità che, ancora una volta, mostra coesione nelle occasioni più ricordevoli. «Questo incantevole santuario è l’orgoglio di un’intera città e rappresenta quindi un momento di unione che va ben oltre il semplice simbolismo religioso. Il santuario è il nostro punto di riferimento».

Ecco il servizio andato in onda nel tg di OttoChannel 696.

 

Rocco Fatibene