Savignano Irpino

 

di Simonetta Ieppariello

E' una famiglia bellissima, piena di gioia, di entusiasmo, ma con molte difficoltà, come capita a molte in questo difficile periodo economico. Ma la cosa diventa ancor più complicata con a carico 4 gemelli di 4 mesi. Ylenia, Ginevra, Nicole ed Eligio sono bellissimi e sono l'amore grande di una famiglia e di un paese intero. Ma lo Stato non aiuta e in tempi di crisi è davvero incredibile sopportare costi esorbitanti, che si moltiplicano per quattro in casi così straordinariamente eccezionali.

Vederli ordinati nelle loro cullette, o copertine è un vero spettacolo per occhi e cuore. Sono dolcissimi e collaborano. Bene dirlo. Ogni tre ore arriva la pappa e loro sono già strepitosamente autonomi. Mamma Francesca Giorgione e papà Francesco Cuccaro, sono due infermieri e la loro professionalità di certo li sta aiutando a tenere il ritmo. «Una grande gioia, ma anche una grande fatica crescerli - racconta la mamma Francesca -. Sarebbe impossibile senza nonni e zii che danno una mano, lo Stato ci invita a fare figli ma poi non ci aiuta. Mia madre mi sta dando un aiuto enorme, come mia suocera. Ma i costi e la fatica da sostenere sono incredibili».

I quattro piccoli sono nati prematuri il 26 ottobre del 2016 dopo una gravidanza naturale, senza fecondazione assistita, dunque un evento rarissimo.

«Un evento rarissimo, che a sentire politici e amministratori in tv andrebbe sostenuto, visti i livelli di denatalità che si registrano in tutto il paese e soprattutto nei piccoli paesi delle aree interne come il nostro. Eppure ci siamo visti negare il bonus bebè. I calcoli si fanno in base al reddito, senza valutare neanche minimamente il fatto che abbiamo avuto quattro figli in una sola gravidanza. Sommando le spese arriviamo ad un costo complessivo di oltre 1200 euro al mese. Insomma, un solo stipendio viene speso in latte, pannolini e integratori, per fare un esempio. Proprio perché lavoriamo tutti e due - aggiunge il marito - non ci spetta nessuna agevolazione. Un calcolo assurdo, che non tiene conto delle reali necessità di una famiglia che ha tutta una serie di necessità importanti».