Avellino

Prima l'imbarazzo poi il veto. Il partito democratico dice no ad alleanze improbabili con la destra per le prossime elezioni regionali dopo le notizie giunte dai fittiani che sarebbero pronti a asostener vincenzo de luca. Il nome sul quale si concentra l'ira del Pd a Napoli è quello di Carlo Aveta, consigliere regionale uscente de La destra di Storace, ma con lui c'è anche la compagine degli ex cosentiniani pronta a passare con De Luca pur di far perdere Caldoro. «Mai e poi mai - scrive la segretaria regionale Assunta Tartaglione e il coordinatore della segreteria Gino Cimmino in una nota - Non esistono alleanze con chi è stato artefice della vittoria di Caldoro che è il campione dei trasformisti non disdegnando 5 anni fa personalità che avevano militato nel centro sinistra. Il dibattito che stiamo conducendo all’interno del partito per la composizione delle liste e della coalizione intende sottolineare la netta differenza con il passato di questa Regione. Inoltre il nostro programma di governo rappresenta una ferma rottura con le politiche irresponsabili della destra».

Intanto i civatiani hanno presentato un ordine del giorno contro la candidatura di Aveta e di tutti coloro che hanno un passato e un presente nel centrodestra e intendono candidarsi nel Pd e nel centrosinistra. E quindi no anche ad Angelo Pisani, presidente della municipalità di Scampia, ma anche no ad Antonio Amente.

Ma il problema non è solo il trasformismo. C’è anche la questione dei sindaci che si sono fatti decadere per potersi candidare alle regionali. Ben cinque sindaci democratici, chi per una multa, chi per un contenzioso pregresso, hanno trovato l’éscamotage per non far sciogliere il consiglio comunale e dunque conservare la poltrona. Il primo è stato il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, deluchiano convinto poi Pino Capasso, sindaco Pd di San Sebastiano al Vesuvio, anche lui ha ricorso al trucco della multa per divieto di sosta, mentre il renziano Paolo Russomando, sindaco di Giffoni Valle Piana, si è ricordato che a gennaio la sua auto è finita in un fosso e ha subìto un danno a causa della strada dissestata. Infine c'è Tommaso Amabile, sindaco di Fisciano, che si è scoperto incompatibile perché membro del cda della Bcc di Fisciano. E infine Dionigi Magliulo, sindaco di Villa di Briano.

Indiscrezioni vogliono direttamente impegnato sulla questione il partito nazionale. Dal Nazareno a breve dovrebbe arrivare un indirizzo per bloccare le candidature col trucco. Bastava che si dimettessero e non c’erano problemi. Per ora però sulla vicenda nemmeno una parola è giunta dal candidato De Luca che nel frattempo continua a incassare sostegno e appoggio, da destra e da sinistra, ma soprattutto da destra.

 

Rossella Strianese