di Andrea Fantucchio
In Irpinia è caos rifiuti. Dopo che non è stato ancora individuato il sito che andrà a sostituire lo Stir nel conferimento della frazione umida di 52 comuni irpini. Oggi pomeriggio il gruppo Pd di Avellino ha tenuto una conferenza stampa. Nella quale ha detto, “no con ogni mezzo all'ampliamento dello Stir. Bocceremo la proposta del gruppo di opposizione, “Si può”, sul ricorso al Tar, perché lo riteniamo riduttivo. Noi mettiamo anche in conto l'ipotesi del ricorso, ma se poi perdissimo? Tutto sarebbe finito. Vogliamo andare oltre nell'opposizione all'ampliamento del sito”.
La conferenza che ha anticipato il consiglio comunale di oggi.
L'incontro è stato aperto da Geppino Giacobbe: "Con questo documento esprimiamo una ferma opposizione all'ampliamento dello Stir e all'aumento dei rifiuti a Pianodardine. Il documento vuole sottolineare che la città di Avellino ha già dato nel trattamento dei rifiuti. Combatteremo con tutti i mezzi legali a nostra disposizione, questo ampliamento del sito di Pianodardine. Considerati anche i nuclei abitativi nei dintorni. Non abbiamo inserito l'ipotesi di delocalizzazione. Noi preferiamo lo Stir ad Avellino, a condizione che sia bonificato e messo in sicurezza. Così da non mettere a repentaglio la salubrità del territorio della Valle del Sabato. Chiediamo un confronto con la Regione Campania per informare Palazzo Santa Lucia sulla situazione della Valle del Sabato».
Ida Grella rincara la dose: «Nel 2014 il consiglio comunale di Avellino si è espresso in modo categorico sul destino della Valle del Sabato. Il documento che oggi presentiamo è la sintesi del pensiero di tutto il partito democratico e del responsabile dell'osservatorio regionale dei rifiuti. E' troppo semplice dire, "nessun rifiuto, nessuno Stir. E' semplice dire: non vogliamo alcun sito di trattamento rifiuti nel Comune di Avellino". E' sotto gli occhi di tutti che la zona della Valle del Sabato sia stata compromessa dal punto di vista ambientale, ma non tanto per la presenza dello Stir. Noi miriamo da un lato a tutelare il territorio, dall'altro a rendere indipendente la Provincia nel ciclo dei rifiuti. Per permettere ai cittadini di pagare di meno».
Gianluca Festa si spinge oltre: « E' già partito il finanziamento col fondo di rotazione per effettuare un monitoraggio della Valle del Sabato. Per poi programmare una bonifica. E quindi una conversione dell'area. E' del tutto evidente che va ridotto il carico residenziale della zona. Magari con una destinazione commerciale. Spostando le abitazioni verso l'interno dei paesi. Un'ipotesi che abbiamo discusso anche con il sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano. Riconversione che vorremmo discutere al più presto coi cittadini della Valle del Sabato. L'impianto di biogestione è potenzialmente non inquinante e utile. Un impianto che potrebbe essere inserito in Provincia, per chiudere idealmente il ciclo dei rifiuti. Con risparmi per i cittadini».
Conclude: «Se il Pd di Avellino ha preso la sua scelta, mi auspico che anche i consiglieri regionali del partito democratico ne prendano atto. Daremo mandato al sindaco per farsi portavoce del nostro pensiero. La mozione di "Si può" sarà bocciata perché è una diminuzione. Qualora perdessimo il ricorso, che succede? Invece noi non ci fermeremo. Anche in caso di bocciatura del tribunale regionale, andremo avanto. Fin dal presidente della Repubblica o a Bruxelles».
Certo, ora nei fatti, resta da capire come si muoverà il Pd cittadino. La Regione ha infatti già da tempo manifestato di voler andare avanti col proposito di ampliamento dello Stir. E quindi non sembrano essergi margini di dialogo. Quel dialogo auspicato oggi dal Pd. Quindi, in caso di scontro, bisognerà vedere che peso avrà il partito locale rispetto alle scelte della Regione.