Paternopoli

"Premesso che con il passare  degli anni sono diventato piu' saggio ed astemio,  anche se a volte me ne pento, sono convinto che l'ordinanza emanata dal sindaco di Paternopoli Giuseppe Forgione, con la quale impone ai pubblici esercizi di chiudere all'una di notte, sia un grave errore." Ad affermarlo in una nota è Andrea Forgione, segretario circolo Pd Paternopoli e dirigente provinciale.

"Paternopoli e' un piccolo borgo di duemila anime, dove tutti si conoscono, pacifico e tranquillo. Nella parte alta del paese ci sono tutti i locali pubblici (bar, ristoranti e pub) dove i nostri giovani sono soliti trascorrere il  sabato sera, godendo della compagnia fino a notte inoltrata.  Anche la normale ebbrezza , tipica dei giovani, non ha mai creato problemi di ordine pubblico . Inoltre il fatto che i nostri ragazzi stanno a Paternopoli fa stare piu' tranquilli e rilassati  i genitori.

Oggi  sono padre ma sono stato giovane anche io. Se di sabato dopo l'una ci viene voglia di una birretta, essendo chiuso a Paternopoli, andiamo a Lioni, Mirabella Eclano, Ariano Irpino o Avellino. E poi bisogna fare il viaggio di ritorno in macchina con ghiaccio sulla strada , velocita' sostenuta per far colpo sulla ragazze , stereo acceso a palla,  un mozzicone di sigaretta che cade …....una distrazione ed il destino ce ne porta via qualcuno. Allora e' meglio che i locali pubblici restino aperti. Piuttosto facciamo prevenzione informando i giovani sui rischi dell'abuso di alcol e sostanze stupefacenti, rendiamoli piu' consapevoli e responsabili, aiutiamoli a diventare uomini e donne sicuri ed equilibrati. Il proibizionismo non hai mai pagato, anzi ottiene l'effetto contrario. Quindi il sindaco ritiri l'ordinanza inutile eper certi aspetti dannosa. Altri sindaci in passato hanno fatto lo stesso,  appena si sono resi conto dell'errore commesso. Al sindaco, a noi stessi ed ai nostri giovani ricordiamo: il primo bicchiere e' per la sete, il secondo e' per la gioia, il terzo e' per il piacere......il quarto per la follia." Fin qui la nota di Andrea Forgione.

Redazione Av