di Siep
Era un bimbo sempre sorridente. Amava giocare, il suo idolo era Spiderman. Cinque anni e un sorriso aperto sulla vita. Luigi viveva con la sua famiglia a due passi dal castello Casapozzano di Orta di Atella. E' morto tra sofferenze atroci il piccolo Luigi Lamberti. Quarantotto ore di speranza e di preghiere. Ieri mattina il suo cuoricino si è fermato per sempre, non ce l'ha fatta. Troppo gravi le ustioni provocate da quella fiamma, che improvvisamente l'ha travolto rischiando di uccidere anche sua madre. Francesca non ha ancora trent'anni quando ha visto il fuoco si è lanciata per spegnerlo. Ha gridato cercato aiuto chiamato i vicini, il parroco i vigili nel disperato tentativo di fare il prima possibile, perchè le ferite venissero medicate, nell'immediato. Presi dal panico, la mamma e i primi soccorritori hanno pensato di abbreviare i tempi portando il piccolo in ospedale con una macchina, verso l'ospedale fino a Frattamaggiore.
Ma le condizioni di Luigi erano disperate e il piccino è stato subito trasferito al Santobono, poi, in serata, al Cardarelli di Napoli, reparto grandi ustioni. Era venerdì. Luigi ha perso i sensi venerdì sera. Poi l'agonia. Fino a ieri mattina.
La procura di Napoli Nord ha avviato le indagini del caso. Interrogati la mamma, il papà, che di mestiere fa il meccanico sulle navi e che quella mattina era al lavoro.
Forse la fiamma del camino potrebbe essere stata aizzata da un'improvvisa folata di vento nella canna fumaria fino a raggiungere Luigi. Il piccolo indossava una maglietta di pile. Un tessuto altamente infiammabile. Saranno le indagini affidate sia alla compagnia dei carabinieri di Marcianise che alla pg della procura diretta da Francesco Greco a chiarire gli ultimi dubbi.