Benevento

I vecchi tempi dentro ai nuovi, fusi in una simbiosi perfetta che ha azzerato le distanze tra l’autore e il suo pubblico. Il concerto di Niccolò Fabi al Morgana ha reso impercettibile il divario tra chi canta e la sua gente, assottigliato i confini emotivi dei testi e reso armoniosa una serata a cui fino a poche ore prima dell’esibizione nessuno avrebbe creduto. E’ successo tutto all’improvviso. Fabi nel tardo pomeriggio ha pubblicato sulla propria pagina Facebook ufficiale il fatidico annuncio della tappa sannita inserita nel suo tour segreto, il resto è venuto da sé. La notizia è stata rilanciata dai siti locali tra cui Ottopagine, divulgata sui Social, scambiata su whatsapp, al telefono, in strada. Il passaparola nell’era del web 2.0 sa essere micidiale. Ad accorgersene è stato lo stesso cantautore quando intorno alle 22 ha raggiunto il locale. Abbracci, complimenti, fotografie e autografi lo hanno colto di sorpresa. Un affetto ricambiato dall’intensità dei suoi testi. “Dispiace che molti siano dovuti rimanere fuori per ragioni di spazio, vi abbraccio forte”. Poco male, perché l’esibizione è stata trasmessa all’esterno del locale attraverso televisore e amplificatore di sorta. Tra aneddoti di vita e successi di presente e passato le circa due ore di concerto sono andate via leggere per la gioia di chi è riuscito in qualche modo a raccogliere l’invito. Il Morgana, appena ufficializzata la notizia da Fabi, aveva messo in vendita una serie limitata di biglietti (circa cento) che sono stati polverizzati in meno di un’ora. Vento d’Estate, Il negozio di antiquariato, Offeso, Costruire, Una buona idea e tanti altri pezzi memorabili del repertorio del cantautore romano hanno allietato l’anima di Benevento, città che ha fatto parte della sua adolescenza. “Nel 1987 ero qui per il servizio di leva alla caserma Pepicelli. Sono stati bei tempi. Tornare in questa città è un toccasana per il mio cuore”, ha detto prima di iniziare a suonare. Prima di lasciare spazio alle emozioni forti.

 

Francesco Carluccio