Ospedaletto d'Alpinolo

 

di Simonetta Ieppariello

 

«Sono scritte ignoranti, vili e vigliacche. Hanno provato a rovinare l'atmosfera pacifica e serena che ha contraddistinto la candelora di ieri. Ma non ci fermeremo. Se volevano manifestare il loro dissenso potevano farlo ieri, invece hanno voluto muoversi nel buio. Nella notte».

Così Vladimir Luxuria commenta le scritte offensive apparse sulla targa contro l'omofobia di Ospedaletto.

Proprio su questa targa è stato scritto con la pittura nera: “ricchioni pedofili”, una frase tutta inscritta nella cultura omofoba che associa omosessualità alla pedofilia, la cronaca non ha mai registrato casi di sopraffazione sessuale su minori da parte di persone trans ed omosessuali, crimini che avvengono e si consumano, soprattutto in ambiti familiari ed eterosessuali.

“La vile e indecente scritta con la quale è stata imbrattata la targa anti transomofobia e violenza di genere scoperta ieri a Ospedaletto d’Alpinolo, nella giornata della Candelora, merita ferma condanna da parte delle Istituzioni e della società. Simili gesti sono il segno della bontà di una battaglia culturale e civile per il riconoscimento dei diritti e della dignità delle persone che l’insulto e la barbarie verbale non riusciranno ad arrestare. Questo episodio offende tutti coloro che sono schierati contro ogni tipo di discriminazione, indipendentemente dal proprio orientamento politico e sessuale. Agli amministratori e ai cittadini di Ospedaletto d’Alpinolo vanno la mia piena solidarietà e il mio convinto sostegno, assieme all’invito ad andare avanti risoluti nella coraggiosa azione di promozione di iniziative e politiche di contrasto alla transomofobia e alla violenza di genere che da tempo hanno messo in campo, facendo di questa piccola comunità un faro di civiltà, democrazia e libertà in tutta la Campania ”. Lo dichiara la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Un atto vile per tutti. Nella notte si sono mossi per offendere e aggredire le persone omosessuali. 

«Si muovono di notte per non mostrarsi. Sono vigliacchi - commentano alcuni residenti di Ospedaletto -. Per l'ignoranza di pochi si rischia di rovinare una bella e civile iniziativa che altro non fa che rimarcare il rispetto che deve esserci tra tutti gli esseri umani».

Moltissime le manifestazioni di solidarietà di politici, referenti di associazioni e semplici cittadini si stanno schierando al fianco delle persone omosessuali. «Non ci fermeremo - assicura Donata Ferrante (senti intervista) referente irpina I Ken -». 

I FATTI. 

Nella notte dopo la festa della Candelora ignoti hanno imbrattato la tabella inaugurata in occasione del pellegrinaggio con recante la scritta: “Ospedaletto d'Alpinolo è contro la omotransfobia e la violenza di genere”. Le iniziative organizzate in questi giorni dall'amministrazione comunale hanno avuto l'obbiettivo di incoraggiare riflessioni sulle questioni legate ai diritti civili degli omosessuali, promuovendo una serie di azioni concrete rispetto a questi temi: il primo bagno no gender d'Italia, la cittadinanza onoraria ad Orlando e Bruno, una storica coppia gay con origini ospedalettesi, e ieri in occasione del tradizionale pellegrinaggio, alla presenza delle autorità regionali Rosetta d'Amelio e Chiara Marciani, le associazioni LGBT, I-KEN, ATN, ARCIGAY, la cerimonia di scopertura della targa contro la omostransfobia e la violenza di genere.

L'episodio ci convince sempre di più dell'importanza e della necessità che abbiamo di promuovere iniziative e politiche di contrasto alla violenza omofoba e di genere, l'infame gesto dimostra l'importanza delle manifestazioni messe in campo dall'amministrazione e la necessità di continuare lungo il percorso intrapreso.

L'amministrazione ha sporto denuncia contro ignoti e si stanno visionando i filmati delle telecamere comunali per risalire ai vandali. Il sindaco, amaramente ha appreso la notizia ed ha dichiarato: “Sono costernato e infastidito da questo gesto di inciviltà, rimarremo la tabella imbrattata per qualche giorno, come monito e riflessione per tutti, poi provvederemo a stamparne altre, non saremo noi a fare un paso indietro, anzi, abbiamo la volontà di andare fino in fondo a questa faccenda, Ospedaletto ha intrapreso un cammino di democrazia e civiltà e niente e nessuno può fermare la nostra determinazione” il sindaco ha concluso ribadendo la massima solidarietà nei confronti degli omosessuali vittime di continue aggressioni “fisiche,culturali e politiche”.  

«Questa non e' l'irpinia che io conosco!
L'irpinia che io conosco e' abitata da Donne ed uomini con un profondo rispetto verso tutte le diversita' ed inclusiva di tutte le differenze. L'atto vile da stigmatizzare con tutte le forze offende soprattutto coloro che da anni si battono contro le varie forme di discriminazioni e violenza di genere. Un atto isolato di qualche povero infelice non riuscira' mai ad offuscare il percorso della conquista di Pari diritti di cittadinanza per tutti e tutte e la cultura della non violenza avviato da tempo nella nostra provincia da parte di Donne ed uomini ,. di istituzioni ed associazioni .
Certo, vi e' la consapevolezza che bisogna continuare con ancora maggiore incisivita' a contrastare la cultura omofoba e maschilista affinche' questi tristi episodi non debbano piu' accadere. In qualita' di Consigliera di Parita' della Regione Campania , come sempre, faro' la mia parte. Tutta la mia solidarieta' all'Amministrazione ed alla collettivita' di Ospedaletto d'Alpinolo». Così Maria Domenica Lo Mazzo