«Una scritta indecente e disumana , la stessa offesa che da tempo immemorabile ci scrivono e ci urlano dappertutto “Ricchioni Pedofili” . È il tentativo di coprire con l'insulto la dignità di persone che lottano in Italia per essere riconosciute in quanto tali . Quest’ atto vandalico noi ce lo aspettavamo perché quel cartello posto dall'amministrazione di Ospedaletto è troppo bello è troppo importante perché gli imbecilli non si sentano in pericolo e colpiti . Confidiamo nella più ferma reazione pubblica di tutte le istituzioni e auspichiamo che alle parole del sindaco del comune colpito si aggiungano quelli di tutti i livelli istituzionali dalla Regione Campania all'Associazione dei Comuni Anci alla Ufficio antidiscriminazioni Unar della Presidenza del Consiglio dei Ministri . Questa scritta non offende noi femminielli, persone gay lesbiche bisessuali e transessuali ma offende la civiltà dei cittadini di Ospedaletto che ieri avevano lavato via la discriminazione con una giornata dedicata all'accoglienza e all'abbraccio nella festa a Mamma Schiavona . L'associazione i Ken e l'associazione ATN ringraziano tutti i cittadini di Ospedaletto che in questi giorni si sono dichiarati indipendentemente dal proprio orientamento politico e personale , cittadini schierati contro ogni tipo di discriminazione. Non sarà , quindi, un imbecille o il pensiero di un violento a fermare questo vento di progresso, civiltà, libertà e democrazia che da quella comunità è partita verso l'Italia intera . Noi non ci arrendiamo e continuiamo nella nostra battaglia di libertà e di rispetto». Così Carlo Cremona e Donata Ferrante i Ken Campania, Ileana Capurro e Loredana Rossi, associazione trans Napoli
Omofobia, offese sulla targa.«Scritta disumana, vigliacchi!»
La nota di Cremona, Ferrante (I-Ken), Capurro e Rossi (Trans Napoli)
Redazione Ottopagine