Ospedaletto d'Alpinolo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera diffusa a mezzo stampa dall'Associazione Difendiamo i nostri figli e l'Associazione Genitori Irpini sul caso dei bagno No Gender, inaugurato stamane ad Ospedaletto.

 

«È di questi giorni la notizia, annunciata in pompa magna, della inaugurazione di un bagno per i cosiddetti NO gender (o gender fluid) presso il Comune di Ospedaletto d’Alpinolo.

Tale notizia viene rilasciata in un confuso contesto, nel quale si cerca surrettiziamente di sovrapporre le questioni relative agli omosessuali (vedi la concessione della cittadinanza onoraria ad una coppia gay e la contestualità della Candelora, trasformata in una sorta di gay pride) a quella del bagno gender.

Il tutto mentre si continua ad accusare le associazioni ed i movimenti - sia laici che confessionali - che combattono l’ideologia gender di essere dei visionari, perché “l’ideologia gender non esiste”, come affermano anche la senatrice Marzano o l’ex ministro Giannini.

Premesso, dunque, che sarebbe ora di mettersi d’accordo: o l’ideologia gender non esiste e allora non ha senso dedicare il bagno a qualcosa che non esiste, oppure se esiste – come noi crediamo – essa è un tentativo orrendo di distruggere le differenze di sesso (al di là dei propri specifici orientamenti sessuali), teorizzando un soggetto “neutro”, che un giorno si sente donna e un altro giorno si sente uomo e un altro ancora né l’uno e né l’altro...

Ribadendo che il gender non ha alcuna attinenza con l’omosessualità e quindi evidenziando che la battaglia svolta da Difendiamo i Nostri Figli – sezione di Avellino - e dall’Associazione Genitori Irpini è finalizzata a contrastare quella stessa cultura che Papa Francesco (lo stesso Papa che ha invitato al rispetto ed alla tolleranza nei confronti degli omosessuali) ha definito una guerra mondiale contro la società, le dette associazioni esprimono il proprio totale dissenso nei confronti della trovata del Comune di Ospedaletto d’Alpinolo che, evidentemente e ce lo auguriamo, ha già risolto tutti i problemi delle giovani coppie, quelli dei bambini, degli anziani e dei disabili.

Certo, ci sarebbe piaciuto che si immaginasse un bagno per le donne in gravidanza, o per i bambini, ma evidentemente questo non avrebbe portato Ospedaletto alla ribalta nazionale; avremmo preferito che Ospedaletto ci informasse della costituzione di politiche di facilitazione per le famiglie, per le ragazze madri, per le famiglie che vivono disagi sociali ed economici. Ma, evidentemente, anche queste azioni non cavalcano l’onda mediatica del momento e non consentono di avere risonanza nazionale.

Pertanto, riteniamo di stigmatizzare una iniziativa inutile, pubblicitaria e coerente con una cultura che gran parte della popolazione non riconosce e che Difendiamo i Nostri Figli – sezione di Avellino - e Associazione Genitori Irpini combattono a viso aperto, cercando di impedire che la “teoria gender” diventi il pensiero unico da inculcare nelle scuole e nella società, in una orrenda riproposizione dei peggiori aspetti propagandistici delle culture totalitarie.