Il comitato pendolari “Falciano – Mondragone – Carinola” con una lettera aperta risponde alle dichiarazioni apparse sul settimanale distribuito per i viaggiatori delle Ferrovie dello Stato
“Ieri, tramite una lettera aperta indirizzata alla dottoressa Barbara Morgante, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia, abbiamo inteso manifestare il nostro senso di smarrimento nei confronti delle sue dichiarazioni apparse sul settimanale Note”. Così il “comitato pendolari “Falciano – Mondragone – Carinola” con una lettera aperta risponde alle dichiarazioni apparse sul settimanale distribuito per i viaggiatori delle Ferrovie dello Stato.
“Nell’articolo – scrivono i pendolari - in questione la dottoressa Morgante ci ha tenuto a ribadire che il cliente è la risorsa più importante e che l’obiettivo dell’azienda è quello di offrire viaggi sempre più confortevoli, senza cancellazioni, ritardi o servizi sostitutivi. Dichiarazioni senz’altro degne di nota, peccato che la rimodulazione degli orari ci consegna una realtà ben diversa dalle belle parole apparse sul settimanale. Anzi, l’applicazione dei nuovi orari, elaborati senza alcun tipo di confronto con gli utenti, ha mostrato quanto sia marginale per i vertici dell’azienda il coinvolgimento degli utenti, i quali si sono visti imporre una programmazione che con il sistema di cambio nelle stazioni intermedie ha istituito, di fatto, stazioni di serie A e stazioni di serie B.
A farne le spese sono sempre i pendolari che, oltre ai comuni disagi di treni stracolmi e in ritardo, devono far fronte a un servizio ogni giorno più scadente che mette in pericolo anche l’incolumità psicofisica dei viaggiatori.
Inoltre - continuano i componenti del Comitato – vorremmo far presente che alla prova dei fatti i servizi sostitutivi su gomma sono stati istituzionalizzati dopo l’entrata in vigore dei nuovi orari.
Ribadiamo con forza che il trasporto regionale è un servizio pubblico, pertanto la mission aziendale non è la ricerca del profitto ma la soddisfazione dei bisogni di tutti gli utenti e non dei clienti come erroneamente la Dottoressa Morgante definisce i viaggiatori del trasporto pubblico”.