"Sono colpito nel leggere di uno scontro violentissimo, guidato ed alimentato da Palazzo Santa Lucia. Sono coinvolti i direttori generali, i commissari del Governo ed il Governo stesso. A pagare le conseguenze sono i cittadini che subiscono disservizi e il caos sanitario. Le immagini delle barelle e la scarsa assistenza sono sotto gli occhi di tutti."
E' quanto scrive l'ex governatore della Regione Campania Stefano Caldoro che aggiunge: "Voglio solo ricordare che negli ultimi anni, quando ho avuto responsabilità di governo, la squadra era unita. Il lavoro di sintesi fra le prescrizioni ministeriali, il lavoro della Regione e le attività dei manager delle Asl e soprattutto dei tanti medici e operatori della sanità, ha portato la Campania a risultati inaspettati. I migliori in Italia sul piano del recupero del disavanzo e sulla riduzione degli sprechi.
Pur con l’impossibilità di nuovi investimenti e con l’ingiusto blocco del turn over (prescrizioni imposte alle Regioni in piano di rientro da leggi nazionali per colpa delle cattive gestioni del passato) la qualità delle prestazioni sanitarie è migliorata con i Lea aumentati, in quattro anni, da 101 a 139.
Un risultato fra i migliori nel Paese, ma si deve continuare in una Sanità dove sono ancora molte le cose da fare e da migliorare. Il ministro Lorenzin, che ha registrato i progressi di quegli anni, ha garantito lo sblocco del turn over. Su questa linea di collaborazione istituzionale e serietà bisognerebbe continuare.
Oggi purtroppo lo scontro istituzionale ha causato e sta causando un pericoloso abbassamento dell’offerta sanitaria ai cittadini con i Lea (le prestazioni offerte) scesi a 99: siamo tornati ultimi in Italia, contestualmente è aumentato il debito e sono tornati gli sprechi.
Sono anche meravigliato dai toni e dalle forme della protesta dei direttori generali. Conosco molti di loro e allo stesso modo quello che è avvenuto in questo ultimo periodo nei rapporti con la gestione commissariale. Ma non posso non ricordare che almeno dieci dei firmatari (quasi i due terzi) hanno avuto dal 2010 al 2015 ruoli di manager o comunque ruoli apicali, lavorando e condividendo da protagonisti quella stagione. Hanno affrontato un percorso difficile, raggiungendo tutti gli obiettivi previsti, titoli riconosciuti nei curricula, garantendo premialità e prestigio professionale.
Trovo quindi contraddittorio oggi, descrivere superficialmente come "lifting economico finanziario" il lavoro avviato e consolidato. Interventi strutturali che incidono sul controllo definitivo dei conti. Cito solo le misure strutturali e definitive di controllo sulla macrospesa: farmaceutica, beni e servizi centralizzati, straordinario miglioramento dei tempi dei pagamenti. La riduzione dei tempi ha drasticamente ridotto gli oneri finanziari impropri. Tutto questo è dimostrato da un triennio di avanzo economico. E con i conti in ordine si garantiscono più diritti.
L’unica strada che oggi posso consigliare, per raggiungere gli obiettivi degli ultimi cinque anni, è quella di un lavoro condiviso. Un gioco di squadra al servizio dei cittadini. È il ruolo delle Istituzioni ed è un dovere di responsabilità."
Redazione Na