Salerno

Il futuro di Alfredo Donnarumma e Massimo Coda ha rappresentato, in questi mesi, un problema più mediatico che sostanziale. La società, infatti, ha sempre dichiarato che i due attaccanti resteranno a Salerno almeno fino a giugno a prescindere dalla richieste di altri club, un modo per lanciare un segnale inequivocabile non solo all'intera cadetteria, ma anche a quella fetta di tifosi che continua ad accusare la proprietà di non avere ambizioni di vertice. "Dobbiamo alzare l'asticella, non avrebbe senso mandare via i calciatori migliori senza avere la certezza che i sostituti renderanno quanto loro. Non mi risulta che Coda e Donnarumma vadano altrove" ha detto in merito patron Lotito all'indomani della bella vittoria sullo Spezia. Le due questioni, però, sono differenti e proviamo a sintetizzarle così:

Massimo Coda

Non è un mistero che l'attaccante e il suo procuratore sognino di giocare in serie A: Coda non è più giovanissimo, vuole riscattare la sfortunata esperienza di Parma e ormai da un anno rifiuta qualsivoglia proposta pur di rispettare il contratto in essere con la Salernitana, ancor di più dopo il rinnovo fino al 2020 firmato in estate. Con Lotito, domenica scorsa, è stato raggiunto un accordo verbale: in segno di riconoscenza, la Salernitana gli darà la possibilità di fare il grande salto a giugno qualora si fallisse l'obiettivo play off. Sullo sfondo resta l'interesse di Genoa, Bologna (dove ritroverebbe il suo mentore Donadoni), Empoli, Cagliari e Sampdoria, continuasse così il prezzo del cartellino salirebbe a 3,5 milioni di euro, una plusvalenza non di poco conto se si considera che Fabiani lo ha preso a parametro zero tra lo scetticismo generale

Alfredo Donnarumma

Il caso è più spinoso, ma la sorte è la stessa: resterà a Salerno fino a giugno. Il suo procuratore, Giuffredi, è tuttavia dispiaciuto per la scelta della società di non rinnovargli il contratto, ma ha preso atto della volontà di Lotito di toglierlo dal mercato. Gli estimatori non mancano, tutti in serie B: dal Pisa di Gattuso all'Entella di Breda passando per il Latina di Vivarini (che lo ha allenato e rilanciato a Teramo) e per l'ambizioso Bari di Colantuono, domenica scorsa ci sarebbe stata una chiacchierata informale anche con lo Spezia che proponeva uno scambio con Piccolo o Granoche, attaccanti che la Salernitana ha sondato in estate, ma che non rientrano nei piani tecnici. A Donnarumma il compito di dimostrare che la fiducia della società è meritata, sin qui il suo campionato è stato altalenante e, quando mancava Coda, ha sofferto più del dovuto

Gaetano Ferraiuolo