San Lorenzo Maggiore

La difesa è tornata nuovamente all'attacco, chiedendo di avere a disposizione la card originale sulla quale erano stati registrati i colloqui. Umberto Conti ha raccontato di averla consegnata ai carabinieri, che hanno invece spiegato di averne copiato il contenuto e di averla ridata all'interessato. Su quella card, che ora non c'è, erano custoditi 16 file, ma solo 4 di essi erano stati trascritti. L'avevano evidenziato gli avvocati Roberto Prozzo e Claudio Sgambato, ecco perchè gli altri 12 lo saranno a partire da oggi, dopo l'incarico conferito dal Tribunale nel processo a carico del sindaco di San Lorenzo Maggiore, Emmanuele De Libero, e di Pellegrino Colangelo, capo dell'ufficio tecnico comunale, imputati di concorso in concussione per una tangente che sarebbe stata pretesa dall'imprenditore Umberto Conti – parte civile con l'avvocato Antonio Di Santo - per un intervento di infrastrutturazione, in subappalto, nell'area Pip di San Lorenzo Maggiore.

Il processo proseguirà il 16 marzo, nel frattempo va segnalata una lettera, firmata dai 'Cittadini Liberi di San Lorenzo Maggiore', inviata al prefetto Paola Galeone perchè “sciolga il consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore per la gravissima perdurante assenza del sindaco, da 12 mesi agli arresti domiciliari”. Una situazione che pone “seri problemi di legalità ed apre una voragine di democrazia”. E ancora: “Egregio Prefetto – scrivono gli autori dell'iniziativa -, come può non cogliere due aspetti contrastanti per la stessa vicenda? Da un lato il tribunale mantiene il dott. Emmanuele De Libero  agli arresti domiciliari e dopo un anno non diminuisce la restrizione, dall'altro la prefettura  non scoglie il consiglio comunale che è gestito da un sostituto nominato  dal sindaco  agli arresti domiciliari? La comunità ha diritto di tornare alle urne”.