Apollosa

“Questo gruppo politico si sente in dovere di rispondere a quanto è stato dichiarato dalla consigliera Catalano sulla testata online di ottopagine”. Arriva a stretto girlo la replica di Apollosa in Movimento alle dichiarazioni della consigliera comunale con delega alle Politiche Giovanili e del Lavoro, Enzapaola Catalano che in una nota ha spiegato come la perdita d'acqua denunciata dal movimento non fosse riconducibile alla rottura di un tubo, bensì ad una falda e che invece un guasto si trova altrove e da alcune ore si sta provvedendo a sistemare.

“Anzitutto – scrive Apollosa in Movimento -, riteniamo scorretta l'attività denigratoria che, puntualmente, l'attuale amministrazione comunale compie nei nostri confronti, di fronte a segnalazioni reali nonché veritiere di un gruppo politico che raccoglie, a sua volta, segnalazioni da parte di cittadini non solo attenti, ma anche preoccupati circa i disservizi che interessano il nostro territorio. Inoltre, riteniamo che saranno i cittadini a valutare se le nostre segnalazioni corrispondono a verità o meno. E, se questa amministrazione parla di 'falde acquifere' e non di 'perdite', significa che si vuole nascondere un problema reale, mettendone in primo piano altri di carattere residuale e non propriamente attinenti a quello che emerge dai documenti che, puntualmente, alleghiamo. In merito alla non conoscenza appropriata relativa agli atti amministrativi sui quali la stessa consigliera ci rimprovera di non conoscere, vogliamo ricordare che, spesso e volentieri e' l'amministrazione stessa a dimenticarsi dei principi insiti al buon andamento di un'amministrazione pubblica, primo tra tutti quello relativo alla trasparenza, il quale, più volte, e a molti cittadini, non è stato applicato. La consigliera Catalano, nota per essere portatrice di 'verità assoluta', forse non ricorda o meglio non può ricordare perché non era presente, anche se asserisce che altri non conoscano le cose che riguardano il proprio paese, che in un incontro pubblico promosso dall'amministrazione, si minimizzava la presenza di una rete idrica fatiscente, il Movimento, al contrario asseriva che vi fosse circa un 65% di perdite idriche. A tal proposito si dice che il Movimento non conosca i problemi, vorremmo ricordare che il gruppo è formato da cittadini che subiscono il grave disagio, rispetto a politici che molto spesso il disagio non lo avvertono neanche, essendo probabilmente muniti di serbatoio idrico. Giorni fa, sulla nostra pagina fb, pubblicammo con piacere la presa d'atto di questa amministrazione del grave problema e finalmente la messa in campo di un progetto esecutivo. Sorge spontanea una domanda, ma la consigliera Catalano che è a conoscenza di tutti i problemi del paese, come mai circa 3 anni fa, quando attraverso istanza scritta chiedemmo il mancato uso di fondi europei e/o regionali, non ebbe a dire nulla, se non che il progetto esecutivo era assente? Constatiamo – continua ancora il movimento - dalla nota della consigliera Catalano non una incongruenza, prima dice che si fa allarmismo, che si è esagerati a parlare di paese dall'acqua perduta, poi che finalmente alla fine della consiliatura un progetto esecutivo è stato realizzato per il rifacimento di tutta la rete idrica del Comune di Apollosa. Prima asserisce che la Via Epitaffio è l' unica che non soffre di carenze idriche (come possa essere un vanto, ci lascia sgomenti) poi che in effetti carenze idriche temporanee ci sono. Prima asserisce che si fa allarmismo poi che in effetti sull'Appia una perdita idrica c'era stata. Ma bando ad ogni sterile critica, i cittadini vedono e conoscono i disagi che subiscono tutti i giorni e parlare dei disagi dei cittadini, pensando subito alla campagna elettorale, è pane quotidiano della vecchia politica. Noi, reputiamo piuttosto che un cittadino che paga le tasse ed è privo di servizi abbia il diritto e il dovere di denunciare problemi e disagi, c'è invece chi ancora minimizza un grave problema come quello idrico e farlo è da incoscienti. Ma noi non abbiamo la verità assoluta, ci accontentiamo di essere normali cittadini”.