Adesso si fa sul serio. L'Italrugby si è radunata per preparare il 6 Nazioni. Tutti insieme per tornare a brillare dopo qualche anno in cui sono arrivati pochi risultati. La vittoria contro Sudafrica a Firenze è stata il primo segnale di progresso degli azzurri. Ma Connor O'Shea non si culla sugli allori e sa benissimo che i risultati dovranno arrivare anche nel 6 Nazioni.
“Non vedevo l’ora di ritrovare i giocatori dopo i test di novembre, di affrontare insieme a loro una competizione incredibile come il 6 Nazioni. Abbiamo una grande responsabilità per il rugby italiano, siamo ad un bivio e questo gruppo di giocatori deve lavorare per dare ai nostri giovani un futuro differente”. Non sono uno stupido, so che il mio lavoro verrà valutato in base ai risultati dell’Italia, ma voglio che il nostro focus resti totalmente mirato alla nostra prestazione, perché siamo in grado di controllarla direttamente, dipende da noi” ha sottolineato il CT della Nazionale. Il CT ha menzionato anche i suoi giocatori più importanti tra cui c'è il sannita Carlo Canna.
“Abbiamo molto talento nel gruppo: penso a Parisse, ma anche a Campagnaro, Canna ed altri, ma è la prestazione collettiva quella che deve interessarci. Come CT e come gruppo dobbiamo pensare al breve, medio e lungo termine: essere competitivi al 6 Nazioni è il primo, diventare la squadra che nessuno vuole affrontare ai prossimi Mondiali deve essere il secondo, contribuire ai cambiamenti per dare un grande futuro ai nostri giovani è il terzo ed il più importante”.
Lo staff tecnico è stato arricchito dall'arrivo di Venter. “Brendan -ha chiosato O'Shea- è uno dei tecnici più stimati al mondo e siamo molto fortunati che abbia deciso di lavorare con noi. Quando parlo di diventare un avversario difficile da affrontare so che Venter è la persona adatta a rendere ciò possibile, contribuendo al tempo stesso alla formazione dei tecnici italiani”.