Benevento

“La questione della azienda del trasporto pubblico AMTS è stata gestita con leggerezza”.
Così Fausto Pepe in una nota che prosegue: “Ancora oggi non sono stati chiariti da nessuno i motivi per i quali l’Amministrazione Mastella non ha fatto tre cose che invece andavano fatte: 1) In nessun atto amministrativo che riguarda l’AMTS viene fatta menzione del reclamo vinto dal Comune in Corte d’Appello; 2) Il Comune non si è costituito nel giudizio intentato dai curatori in Cassazione; 3) L’investimento del Comune di Benevento si è ridimensionato in maniera sostanziale non prevedendo più il rispetto del piano industriale della AMTS. Fatti questi che da soli lasciano molte perplessità e poche certezze sulle reali intenzioni dell’Amministrazione. La cosa però più seria è sicuramente che si è fatto un bando pubblico al quale ha partecipato una sola ditta peraltro privata. Il Sindaco Mastella dice che la ditta da ampie garanzie, voglio crederci. Ma perché la gara per i mega parcheggi e quindi per la sosta è stata bandita per un affidamento triennale e quella del TPL solo per un anno? Questo vuol dire che bene che vada, i servizi verranno “suddivisi” e quindi pure il personale. Una parte seguirà la sorte del TPL tra un anno, quando presumibilmente ci sarà la gara regionale, e una parte rimarrà per tre anni con l’unica azienda che ha partecipato e che potrebbe vincere. E’ inutile dire che bisognava avere l’autorevolezza di proporre un tavolo con tutti gli attori, compreso i curatori fallimentari, e fare capire loro che era “più utile per tutti” aspettare. Aspettare l’ultimo grado di giudizio del Tribunale, atteso che il secondo grado ha dato ragione piena alla AMTS ed al Comune di Benevento. Aspettare l’evoluzione del bando regionale e le possibili alleanze territoriali. E solo dopo queste certezze prendere la via della suddivisone dei servizi e quindi della azienda. Ma che dire, il governo Mastella ha fretta. Ha fretta di risolvere a suo modo i problemi, ha fretta di andare in dissesto, ha fretta di vendere la AMTS, ha fretta di mettere sul mercato l’ASIA. La fretta però è spesso nemica del bene pubblico".