Scafati

"Dopo le voci della riapertura dei cantieri per la costruzione della Centrale elettrica nella frazione Marra e dopo la battaglia che i cittadini stanno portando avanti quotidianamente con tenacia e determinazione, non posso che unirmi a questo coro di condanna contro una centrale che non rappresenta il futuro ma soltanto un sopruso per il nostro territorio". Così Angelo Matrone, già consigliere comunale, prende le distanze dalla struttura che dovrebbe sorgere al confine con i comuni di Boscoreale e Poggiomarino.

"La difesa della vita viene prima di tutto e una battaglia come questa non ha alcun scopo se non quello di difendere l'avvenire di decine di cittadini. E’ inaccettabile come venga permessa la costruzione di una centrale di queste dimensioni a poche decine di metri da abitazioni, da corsi d’acqua. Allora non possiamo parlare di futuro per il nostro territorio. Non è questo il futuro che i cittadini vogliono". Infine, l'appello alle altre forze politiche del territorio: "Dobbiamo essere uniti contro questa vergogna, bisogna che Scafati dica no e si ritrovi al fianco istituzioni e non solo. Come sempre sono fiduciosi nella giustizia. Perché se giustizia esiste nel nostro Paese, non bisognerebbe mai permettere la riapertura di una struttura del genere. Anche il Commissario prefettizio del Comune, Vittorio Saladino, si unisca al coro di no per impedire la costruzione di quest’opera che è un vero sopruso".

Redazione Salerno