Monteverde

In questi ultimi mesi abbiamo raggiunto, per la nostra comunità, traguardi inimmaginabili attraverso progetti che a parere di molti erano troppo ambiziosi, ma la perseveranza ci ha premiati.

Poi, dopo la proclamazione a “BORGO PIU’ BELLO DELLA CAMPANIA” abbiamo portato il traguardo più avanti sognando di diventare il “Borgo più bello d’Italia”.

Si, il nostro appariva solo un sogno vista anche la bellezza degli altri Borghi con i quali eravamo in competizione.

Un sogno il nostro in cui, ancora una volta, abbiamo investito tutte le energie, non siamo rimasti ad aspettare o semplicemente a sognare e la realtà, la sera di Pasqua, ci è apparsa ancor più magica di un sogno: Monteverde ai vertici della classifica guadagnava un invidiabilissimo e meritatissimo 2° posto.

L’emozione che nel corso della trasmissione ha pervaso il nostro corpo ma soprattutto il nostro cuore è stata tanta.

Ogni qualvolta la presentatrice anticipava le caratteristiche dei Borghi nello scalare la classifica i battiti del cuore raggiungevano mille, si è rischiato l’infarto!

E ogni volta che il nome del Borgo non apparteneva a Monteverde era un gradino in più verso la vetta più alta.

Ventesima… quindicesima…. ottava…. quinta posizione, ogni volta un sussulto e poi ….  la gioia infinita, 2^ posizione: MONTEVERDE!

Non vi è stato spazio per la delusione, rammarico per il mancato primo posto, perché il nostro essere secondi è stato un traguardo comunque alto e ambito.

 

Uno specialissimo 2° posto guadagnato grazie a voi, migliaia di persone innamorate della nostra terra, che vi siete mobilitate contribuendo al raggiungimento di tale traguardo con foto, video, passaparola e tanta voglia di esserci, di far sentire al mondo la fierezza e l’unicità di una popolazione, quella irpina, ma in particolar modo quella monteverdese, che per molto tempo è dovuta stare indietro.

Oggi l’orgoglio di essere monteverdesi è grande, ma a noi questo orgoglio è sempre appartenuto anche quando, negli anni scorsi (in particolare all’inizio del nostro mandato), ci presentavamo nelle sedi istituzionali e nessuno ci considerava, nessuno ci conosceva; siamo stati trattati da ultimi, “ultimi e pochi” è stata l’etichetta spesso rivoltaci, ma la caparbietà che è nel nostro DNA e nel nostro progetto per Monteverde, ci ha portato ad andare avanti a testa alta ed oggi siamo proprio noi quelli, “ultimi e pochi” a portare in Italia la bandiera dell’Irpinia e dell’intera Campania a dimostrazione che anche nel poco c’è il tanto e nel piccolo c’è il grande.

 

Parafrasando gli insegnamenti di Gesù è il piccolo lievito che fermenta la massa.

Noi oggi vogliamo sentirci il lievito dell’Irpinia, quel lievito che finalmente dà il via alla fermentazione delle nostre amate terre, che dovrà essere l’inizio di un processo finalmente tutto in discesa di valorizzazione e di riscoperta di un patrimonio per lungo tempo dimenticato.

Questo vuole essere il mio augurio con la consapevolezza che è con il cuore che si vede bene; sentiamoci uniti carissimi irpini perché il vero amore per qualcosa è guardare nella stessa direzione. 

 

 

Il sindaco di Monterverde

Francesco Ricciardi