Il recupero della 18a giornata fra Herculaneum e Gravina, seppur giocata in turno infrasettimanale, è stata l'occasione per consolidare i buoni rapporti fra le due società, ricambiando l'ospitalità avuta dai granata in terra pugliese. Ai cori incrociati sugli spalti ha fatto eco la targa donata, prima del fischio iniziale, dal presidente Mazzamauro e dal dg De Micco alla società ospitata.
Per i 95' di gioco, invece, come è giusto che sia, le due compagini si sono date battaglie per far propria l'intera posta in palio. N'è uscita sconfitta la squadra di casa, al termine di una gara generosa e sfortunata, condotta a lungo in avanti: "Ho poco di cui rammaricarmi - ha dichiarato a fine gara mister Campana - se non del risultato. L'Herculaneum sotto il profilo del gioco non è stato inferiore al Gravina, anzi abbiamo noi fatto la partita. Purtroppo la gara è stata decisa da un episodio, ancora una volta a nostro sfavore. Non è per fare polemica, ma concedere un rigore dubbio, quando l'avversario è in fuorigioco ed è l'autore del fallo, e non viceversa, mi sembra un'assurdità. Ciò che fa rabbia è aver perso una gara senza aver subito un tiro in porta".
Tanta delusione anche nelle parole del Direttore De Micco: "Conoscevamo già il valore del Gravina e dei suoi giocatori, abbiamo affrontato una delle squadre più forti del girone. Sono amareggiato per la sconfitta, ma non posso che essere soddisfatto per quanto fatto vedere in campo dai miei giocatori, soprattutto nel secondo tempo. Dalla panchina il rigore è apparso generoso ed ha condizionato la gara. Restiamo ancora una volta con l'amaro in bocca, ma non ho nulla da rimproverare alla squadra".
Intanto comincia a farsi preoccupante la posizione del tecnico, la sconfitta potrebbe essere stato l'ultimo atto di questa avventura ercolanese con la società che starebbe pensando a un cambio per dare una sterzata decisa alla squadra.
Redazione