Il primo pensiero dall'Irpinia è stato rivolto agli emigranti che vivono in terra abruzzese, alle prese con l'emergenza neve e da stamane come se non bastasse, nuovamente colpiti dal terremoto, che sembra non voler abbandonare questa terra. Da Villanova del Battista, apprensione per una famiglia residente in provincia di Teramo, tanto da richiedere l'intervento di Carabinieri, Protezione Civile Aios e del Vice Sindaco Umberto Colantuono. Per ore era risultato letteralmente impossibile avere loro notizie a causa del blocco dei collegamenti, poi nel pomeriggio, un sospiro di sollievo per tutti. La coppia con due bambini piccoli è al sicuro in un'altra località limitrofa.

Da questa mattina, 18 gennaio, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha localizzato oltre 100 eventi sismici di magnitudo maggiore di 2.0 tra le province dell’Aquila (Montereale, Pizzoli, Capitignano, Campotosto, Cagnano Amiterno) e Rieti (Amatrice).

I terremoti più forti (magnitudo maggiore di 5.0) sono avvenuti alle ore 10:25 italiane di magnitudo ML 5.3 (Mw 5.1); ore 11:14 italiane di magnitudo ML 5.4 (Mw 5.5); ore 11:25 italiane di magnitudo ML 5.3 (Mw 5.4); ore 14:33 italiane di magnitudo ML 5.1 (Mw 5.0).

Questi eventi sono stati localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV in un’area lunga circa 10-15 km in direzione appenninica e larga circa 5-6 km che si trova in una zona a pericolosità sismica molto alta, compresa tra l’area interessata dalla sequenza sismica del 2009 e la parte meridionale della sequenza sismica iniziata il 24 agosto scorso in Italia centrale.

Dopo il terremoto del 24 agosto si sono verificati in quest’area eventi di bassa magnitudo concentrati poco a nord di Montereale e nella zona tra Pizzoli, Barete e Cagnano Amiterno; è stato registrato solo un terremoto di magnitudo maggiore di 4.0 il 29 novembre 2016 (M 4.4) a 3 km da Montereale.

La faglia coinvolta dagli eventi di questa mattina appartiene al sistema di faglie dei Monti della Laga il cui settore più settentrionale si è attivato con l’evento del 24 agosto.

Il terremoto storico più prossimo alla zona è quello del 2 febbraio 1703 di magnitudo Mw 6.7, ma i dati geologici disponibili indicano che questo evento sarebbe avvenuto sulle faglie più occidentali (es. Pizzoli, Monte Marine). Non si può escludere il verificarsi di terremoti di magnitudo comparabile o superiore a quelli di questa mattina.

Redazione