A partire dal 17 febbraio Arturo Iannaccone può tornare a ricoprire la carica di assessore. Se Foti vorrà, s'intende.
Il gip del tribunale di Avellino, Antonio Sicuranza, ha ritenuto spropositati i sei mesi di sospensione dai pubblici uffici. Misura inflitta a Iannaccone in seguito all'inchiesta sui furbetti del cartellino. L'Indagine sui “badge malati” conta finora oltre trenta indagati: fra dirigenti, medici e funzionari dell'Asl di Avellino.
Iannaccone, assistito dal legale Alberico Villani, ha chiarito i motivi delle sue ore di assenza.
L'ex parlamentare ha giustificato parte delle ore parlando dei suoi ruoli istituzionali: assessore e segretario del sindacato provinciale. Ha aggiunto di essersi a volte allontanato dal lavoro per motivi di salute.
Si sarebbe anche intrattenuto negli uffici esterni all'Asl. Quando non doveva svolgere visite in ambulatorio o a domicilio.
Ora bisognerà attendere la chiusura delle indagini. Per poi conoscere la data del processo.
Il quadro politico. Foti ha l'occasione di recuperare uno dei suoi “fedelissimi”. Attualmente le deleghe al "Commercio" e ai "Fondi Europei" sono ancora in capo al sindaco. Mentre l'amministrazione affronta un momento delicato, con la maggioranza che traballa, l'occasione di recuperare Iannaccone è davvero ghiotta per il primo cittadino. Solo i prossimi giorni chiariranno però la questione.