“Leggo dai giornali in questo periodo di emergenza nevosa che ha sconvolto le nostre Comunità, nei settori produttivi, nelle attività commerciali, nelle produzioni agricoli e soprattutto nel dissesto del sistema acquedottistico dell’Irpinia e del Sannio sia sul versante delle adduttrici che delle distributrici interne che si sta procedendo a siglare o consolidare patti istituzionali con il Governo Nazionale e la Regione Campania per creare una zona economica speciale tra l’Area Metropolitana di Napoli e l’ Area di Salerno. Mi sono domandato e mi domando quando sia possibile porre mano ad un patto di rinascita per il Sannio?”.
Così Mario Pepe, il sindaco di San Giorgio del Sannio. Il paese ormai da settimane fa i conti con una difficile carenza idrica.
Su questo si concentra il primo cittadino: «Si sa che il Sannio ha bisogno di una particolare attenzione in ordine ai gravi problemi che caratterizzano questa realtà territoriale: la centralità e lo sviluppo della città, il problema dell’acqua e dei servizi essenziali, l’ambiente e la viabilità, il potenziamento e il rilancio dei presidi produttivi.
Su questi argomenti mi aspetto una forte iniziativa del Presidente De Luca - e perché no anche del Governo - . Perché non si dovrebbe scegliere il Sannio e le aree interne come area strategica per verificare anche un progetto di sviluppo e per analizzare se esso è congruo e adeguato alle esigenze delle nostre aree territoriali? La diatriba di cui si discute in maniera animata tra De Luca e De Magistris sembra paragonabile alla “ Contesa della Secchia Rapita”. Queste diatribe non toccano minimamente le aree interne che chiedono un progetto organico, articolato , efficiente e concreto per il Sannio. Se a livello Regionale e Nazionale non si dà una svolta alle politiche territoriali – andrebbe bene un patto tra il Ministro per il Sud e il Governatore della Campania il Sannio è destinato alla desertificazione, ad essere una terra abbandonata, ad essere considerata tra le Province della Campania una Res Nullius. Occorrono politiche giuste, coerenti, uguali sia per le aree Metropolitane – già consolidate nello sviluppo e già oggetto di rilevanti finanziamenti – che le aree interne se si vuole riportare il Sannio al centro della politica Nazionale e Regionale. La programmazione e le politiche regionali che il Governatore De Luca porta avanti con forte determinazione, devono avere un senso e un verso anche per le aree interne. Le autonomie istituzionali del Sannio non possono restare passive e in attesa di erogazioni straordinarie, si dovranno ritrovare insieme e porre con forza le questioni del nostro territorio provinciale”.