Liveri

Ancora un furto nel Polo fotovoltaico di Liveri. L'ennesimo raid presso l'impianto che ormai è depotenziato. Così come non più funzionale è l'isola ecologica attigua, anch'essa finita nel mirino di ladri e vandali. Una comunità che non sa come difendersi da simili attacchi. Un sindaco che chiede aiuto alle Istituzioni.

Dopo aver denunciare l'ennesimo furto di pannelli fotovoltaici, il primo cittadino di Liveri Raffaele Coppola ha deciso di rivolgersi direttamente al Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, alla quale chiede di «sollecitare tutte le autorità competenti, in particolare le forze dell'ordine, per assicurare alla giustizia i colpevoli, garantire la sicurezza sul nostro territorio e permetterci di finanziare il ripristino delle opere devastate».

Ecco il testo della lettera che il sindaco ha inviato al Prefetto.

«Gentile Prefetto, mi permetta di segnalarle la straordinaria storia di sostenibilità ambientale e di modernità vissuta dal Comune di Liveri. Seppure nella ristrettezza dei mezzi e delle "dimensioni", la mia amministrazione è riuscita ad intercettare ed utilizzare numerosi finanziamenti pubblici - prevalentemente europei - per la creazione di un eccellente "polo ambientale" costituito da uno dei più grandi impianti fotovoltaici pubblici regionali e da una funzionale isola ecologica.

«Una storia di Buona politica, di legalità e di eco-sostenibilità che purtroppo è stata messa ripetutamente a dura prova dalla criminalità: il Polo ha subito numerosi furti e devastazioni depotenziando e "spegnendo" l'impianto fotovoltaico e costringendoci a chiudere l'isola ecologica. Nonostante i nostri continui sforzi e le ripetute richieste formali di supporto alle autorità competenti, le opere criminali si sono perpetuate ripetutamente, nello stesso luogo, apparentemente impunemente. Ovviamente, questo è contro ogni nostro convincimento: quelle della Buona Politica, della legalità e della Eco-sostenibilità sono sfide che lo Stato non può permettersi di perdere!.

«Come sindaco, come Uomo delle Istituzioni, come Giovane che ha deciso di "rimanere e non andare via" non ho alcuna esitazione: sono pronto a continuare ad impiegare tutte le energie personali ed istituzionali per svolgere la mia "missione pubblica" ed a sacrificarmi "anima e corpo" per la difesa dello Stato e dei cittadini».

«Ma da solo non posso farcela. Consapevole della sua personale sensibilità, le chiedo di sollecitare tutte le autorità competenti, in particolare le forze dell'ordine, per assicurare alla giustizia i colpevoli, garantire la sicurezza sul nostro territorio e permetterci di finanziare il ripristino delle opere devastate».