Avellino

La piattaforma logistica e l'Alta Capacità sono le due sfide sulle quali si gioca una buona fetta dello sviluppo della nostra provincia. I progetti, e soprattutto gli effetti ed i benefici che avranno sul territorio, non sono ancora chiarissimi. La prospettiva, in particolare per quanto riguarda l'Alta Capacità, è decisamente lunga e diventa difficile, nell'attuale situazione di crisi economica e caos politico, percepirne, a tavolino, i reali vantaggi. Così come si fa fatica ad immaginare quali aziende potranno concretamente avvantaggiarsi della piattaforma logistica, vista e tratteggiata come uno scalo delle merci, ma anche come luogo di lavorazione di semilavorati. Una scelta strategica destinata, come è stato rimarcato in questi giorni per spegnere la polemica interprovinciale divampata con il Sannio, a distinguere nettamente l'investimento ufitano dalla piattaforma commerciale che sta nascendo ad Airola. E' chiaro che, tornando all'Irpinia, i due investimenti hanno un senso solo se portati avanti insieme, in parallelo. Il disegno strategico dell'Ufita (e non solo, naturalmente) è complesso e non può prescindere da nessuno dei due progetti. Su questo potrebbero contribuire a fare chiarezza la Camusso, e soprattutto i tecnici che si ritroveranno al convegno promosso dalla Cgil. Ma al sindacato, ed ancora prima alle istituzioni e la politica locali e non solo, va anche ricordato di non perdere di vista i problemi e le emergenze di tutti i giorni, spesso accantonati in nome di processi più alti e virtuosi, ma sempre molto in là da venire. L'errore più grande sarebbe infatti quello di limitarsi a disegnare una provincia proiettata nel futuro, senza avvertire l'esigenza di tenere in linea di galleggiamento l'economia attuale e di creare le condizioni perché quel processo di sviluppo immaginato possa poi un giorno davvero realizzarsi. Alle sfide, anche quando proiettate nel lungo termine, si lavora giorno dopo giorno, sgombrando il terreno da pericoli ed ostacoli. Preparando la provincia, industriale e non solo, perché capitalizzi le nuove opportunità in itinere. Formando i giovani, riorganizzando il tessuto produttivo, selezionando finalmente classe dirigente all'altezza. E' l'unica strada per arrivare al traguardo ed evitare, nel corso del percorso, agguati ed imboscate.

Marco Grasso