Per dare il giusto merito all'onnipresente Ministro della Cultura italiana, Onorevole Dario Franceschini, che all'indomani della festa dell'Epifania (7 gennaio) ha attribuito positivamente l'aver superato i 44 milioni di visitatori nel 2016, sarebbe oltremodo corretto disporre di dati precisi, evidenziando quanti siano i visitatori paganti e quanti, invece, i visitatori ad ingresso libero; perché, solo così si può verificare se la 'politica dell'accesso gratuito a tutti' voluta dal primo Governo Renzi funziona". Lo scrive, in una nota, il segretario nazionale della sigla Confsal-Unsa Beni culturali Giuseppe Urbino.

"Altrimenti - aggiunge il sindacalista - si tratta solo di belle comunicazioni di marketing che, sia detto per inciso, rischiano di sviare l'attenzione da problemi ben più gravi in cui si dibattono ancora oggi molte realtà museali, a partire dalla stessa Riforma Franceschini che, a distanza di oltre un anno, si rivela ancora un pastrocchio ed inadeguata.

Inoltre, sottolinea il Segretario Nazionale Giuseppe Urbino, tutto questo senza che il Ministro abbia mai dato mai risalto ai lavoratori del MiBACT che quotidianamente si prodiga per tenere aperti gli istituti, nonostante la cronica carenza di personale.

Infatti, oltre alla mancanza di assegnazione effettiva del personale, sia di vigilanza che amministrativo e tecnico, è tuttora priva dell'elemento fondamentale per il buon funzionamento dei Musei, lo Statuto, che conferisce vera liceità, autonomia e autorità al sistema. Pertanto – conclude Urbino – la stessa riforma Musei oggi è fuorilegge.

Redazione