Benevento

"È non senza imbarazzo che commento le dichiarazioni del Sindaco di Benevento sui risultati delle elezioni provinciali che si sono tenute lo scorso 10 gennaio. Imbarazzo per lui, s'intende.
Mi chiedo come possa un politico, oggi primo cittadino della città capoluogo, già ministro, parlamentare, senatore della Repubblica, eletto grazie al voto di tanti cittadini del Sannio, di quella periferia della provincia di Benevento che ha contribuito decisamente a creare la sua storia politica,  riferirsi in modo sprezzante alle comunità che compongono la provincia in questo modo poco elegante".

Torna all'attacco Carmine Valentino, segretario provinciale del Pd dopo l'esito delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale. Lo fa puntando il dito contro Mastella. 
"Comunità ricche di storia, rinomate per la loro bellezza, cultura, che hanno espresso negli anni personalità politiche di valore e che gli hanno conferito l’onore e l’onere di rivestire incarichi a livello nazionale come deputato prima e senatore poi.
Devo dedurre però che oggi, quelle periferie della provincia di Benevento, da cui pur proviene, sono estranee al suo programma politico, volto solo alla conquista della città capoluogo, impegnato com'è a ritagliarsi uno spazio personale, dopo l’esilio all'ombra del castello di Ceppaloni.
Qualche “tardo esponente” della periferia della provincia di Benevento, insieme a tanti altri “provinciali politici” ha dimostrato che una maggioranza degna, qualificata e riconosciuta è rimasta alla Rocca dei Rettori ad amministrare un organismo politico che più che essere assaltato e conquistato ha bisogno di essere governato.
E questa maggioranza, pur nelle difficoltà che si presenteranno, lo farà, con capacità e determinazione.
Nessuna conquista; non siamo predoni ma uomini delle Istituzioni che vincono, qualche volta, con le periferie della provincia di Benevento, a cui rivendico personalmente di appartenere con grande orgoglio.
Da Segretario provinciale del PD e, probabilmente, da “tardo esponente della periferia della provincia di Benevento” sono compiaciuto di aver contribuito al buon esito delle recenti competizioni elettorali chiamando, senza atteggiamenti da voltagabbana, tutte le forze amministrative della provincia, periferie e centro, ad animare un progetto di prospettiva che ha convinto i tanti amministratori  che lo hanno condiviso. 
La verità, che volutamente si tenta di oscurare, è che questo è un momento in cui la vera politica non può rimanere arroccata e chiusa nella propria corte di potere, ma ha bisogno di una più vasta condivisione, esaltando e valorizzando tutte le risorse della nostra terra.
I risultati delle elezioni provinciali esprimono con chiarezza un dato importantissimo: in un momento complesso per il Partito Democratico, anche a livello nazionale, le liste in campo del Pd che hanno fatto squadra con la compagine “Benevento Popolare” hanno riconfermato numericamente, e lo sottolineo con determinazione, la leadership della provincia di Benevento.
Questo risultato, lo ribadisco ancora una volta, è merito di tutti quelli che hanno creduto nel progetto e hanno sposato la linea sostenuta dalla mia segreteria, nelle scorse settimane. Con passione e in piena consapevolezza ho voluto che tutte le aree della provincia di Benevento fossero rappresentate nelle compagini in corsa. Gli assoli non caratterizzano l'azione del Partito Democratico e non fanno parte della cultura della nostra terra, ancora di meno della “periferia”. 
Da segretario provinciale del PD ho cercato di dare un'impronta in questa direzione sin dall'inizio del mio percorso nella Federazione.  
È antistorico ed offensivo, in una realtà che guarda all’ Europa, per tutta la comunità provinciale ritenere “periferie” le varie  realtà comunali di cui la provincia è composta. 
Se sono state acrobazie le mie non le rinnego. Gli acrobati osano ed arrivano dove altri non guardano neanche. E solo così si costruisce il futuro.
Le altre eleganti considerazioni, che non toccano la forza e l’importanza di questa vittoria elettorale le lasciamo alla cronaca".