Benevento

Il Comune di Benevento pochi minuti prima delle 17 è ufficialmente in dissesto finanziario. Con 20 voti favorevoli, 7 contrari e 4 astenuti (Vincenzo Sguera, Marcellino Aversano, Nicola Sguera e Marianna Farese) il consiglio comunale ha deliberato il default. Finisce così l'acceso e animato consiglio comunale a Palazzo Mosti. Assente tra le fila delal maggioranza il consigliere Antonio Puzio. “Una forma di agonia straziante per la comunità. Ci sono momenti che bisogna intervenire. Abbiamo preso atto di quello che hanno detto i revisori. 110 milioni di debiti sono troppi per una comunità come la nostra”, così il sindaco Clemente Mastella al termine della seduta.

Favorevole la maggioranza al default, contrari il Pd e i gruppi legati a Del Vecchio, astenuti Aversano, Vincenzo Sguera e i cinque stelle. Si è allontanato dall'aula al momento della votazione Scarinzi. Qualche tensione in apertura di seduta, con la segretaria Cgil che ha accusato l'opposizione di mettere in strada i lavoratori dichiarando dissesto. Poi semplici scontri dialettici tra consiglieri fino alla votazione finale. Del Vecchio, Pepe e De Pierro hanno ribadito la loro contrarietà alla dichiarazione di dissesto, spiegando che la rimodulazione del piano di rientro sarebbe stata la scelta migliore. Dalla maggioranza, e anche dai revisori nessun apertura a questa ipotesi: la situazione è grave, impensabile ripianare il debito, soprattutto un virtù di una mancanza atavica per Benevento: l'incapacità di riscuotere le tasse in maniera soddisfacente. Mastella sul punto è stato fermo: la scelta è da considerare inevitabile. Il sindaco ha spiegato che il default avrebbe dovuto essere dichiarato molto prima, scagliandosi ancora una volta contro gli evasori, che in città spesso sono i più ricchi, in particolare sulla mensa.