Trovare. E' il verbo maggiormente declinato al passato, dal suo insediamento, dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Lo ha fatto anche questo pomeriggio, in uno dei suoi frequenti collegamenti con la trasmissione televisiva Tagadà, in onda su La7 e condotta da Tiziana Panella. “Ho trovato una città in cui nessuno paga...”, ha detto Mastella con voce arrochita. Effetto dell'influenza, il male di stagione. Ha poco o nulla di periodico, invece, lo stato delle casse di Palazzo Mosti. Imminente la scelta del consiglio sulla proclamazione del dissesto. “Io l'ho trovato...”, ha precisato il primo cittadino, che ha poi puntato l'indice contro la bassa capacità di riscossione, da parte delle competenti strutture dell'Ente, nei confronti dei cittadini – evasori.
“Ho trovato cinque – sei addetti al settore, ora sono circa una ventina”, ha continuato Mastella, che è poi tornato su alcuni dei motivi di polemica agitati in questi mesi contro la precedente amministrazione di centrosinistra, evocando anche profili di responsabilità penale. E quando gli è stata fatta notare la familiarità con l'Udeur del suo predecessore, Fausto Pepe, quando nel 2006 era stato eletto per la prima volta, Mastella ha replicato seccamente: “La familiarità con l'Udeur è durata un anno, quello meno disastroso”.