La sirena dell'autobotte che suona è il segnale che è arrivata l'acqua. Ora però c'è da andare a prenderla e portarla a casa sfidando il freddo. Dai portoni dei palazzi vengono fuori alla spicciolata, in massima parte donne ed anziani, armati di secchi, damigiane, bacinelle. Tutto possa contenere l'acqua che poi useranno per sbrigare le faccende di casa. Così vivono quanti abitano negli alloggi residenziali pubblici di via Panoramica turci a Solofra. Sono il volto di una emergenza idrica che perdura da tre anni e che continua a propvocare disagi in tutte le abitazioni delle zone alte del territorio comunale (via Panoramica, via Caprai, località Turci Castello, la frazione S. Andrea Apostolo, via Pastena, via Vicinanza). E in questi giorni di freddo intenso l'emergenza idrica è diventata ancora più insopportabile. Colpa del gelo e delle troppe perdite che hanno ulteriormente assottigliano le già esigue scorte idriche della città. La Solofra Servizi, la municipalizzata che gestisce l'acquedotto comunale, si è attivata per riparare i guasti ed ha allestito con l'associazione di volontariato Smile un servizio di autobotti per portare acqua non potabile ai cittadini. I disagi però restano. E la pazienza dei cittadini è ormai esaurita. “Si vive male, spiegano. Non abbiamo acqua per molte ore al giorno e per fare cose semplici come ad esempio lavare i nostri figli siamo costretti a portarli a casa di nostri parenti”. Ed ancora. “Io ho un bambino di due anni come dovrei fare ad accudirlo senza acqua né calda né fredda? E' una cosa da terza mondo, non ne possiamo più”.
G.A.