"Una serie di disastrose emergenze nell’Ospedale Rummo di Benevento impongono una attenta indagine della magistratura. Occorre anche un intervento urgente del sindaco e dell’Amministrazione Comunale con una verifica della volontà perseguita dalla Regione Campania di sopprimere la Sanità nel Sannio." Così la nota di Marianna Farese e Nicola Sguera M5S Benevento.
"Sono ormai quotidiane le emergenze che affliggono l’ospedale “Gaetano Rummo” di Benevento e troppe le tragedie che si susseguono. Vengono segnalati serissimi problemi organizzativi e strutturali, che destano sconcerto tra gli stessi operatori. Anche ieri è apparsa sulla stampa locale la notizia di una giovane con un politrauma da incidente stradale, con verosimile rottura di organi interni, trasportata in Codice Rosso al Pronto Soccorso, ma “palleggiata” per oltre 5 ore inutilmente per consulenze (rianimazione-anestesia, neurochirurgia, vascolare) perché in realtà la Risonanza Magnetica è rotta: nella notte si è dovuto trasferirla a Caserta.
Poche settimane fa una persona è deceduta dopo essere stata “dimenticata” per quasi 4 giorni nel Pronto Soccorso del Rummo per un sospetto disturbo epilettico, in attesa di un posto letto per un ricovero in neurologia.
Molti anni fa il “Civile” era divenuto un piccolo gioiello, con una squadra di giovani medici di grande qualità, affiancati da molti infermieri, competenti e volenterosi, fornti delle migliori tecnologie allora esistenti. Purtroppo le vicende della Sanità in Campania hanno subito un progressivo decadimento. La Regione è stata soggetta ad un piano di rientro che, nel tentativo di mettere i conti a posto, ha utilizzato i tagli lineari invece di salvaguardare il buono, tagliando ciò che non funzionava. Le amministrazioni via via succedutesi al Rummo hanno provveduto a disperdere quanto di buono era stato realizzato, ed oggi le condizioni dell’ospedale sono visibilmente fatiscenti ed al limite della sicurezza. Presto molti professionisti scapperanno da questo inferno e dell’ospedale non resteranno che rovine e condanne della Magistratura.
Tra le prerogative di un Sindaco rientra la vigilanza sulla sicurezza degli Ospedali e sui quotidiani locali le notizie sono davvero allarmanti. Infatti la legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (n. 833/1978) rende il Sindaco «autorità sanitaria», e afferma, all’art. 13 (“Attribuzioni dei Comuni”): «I comuni [...] assicurano [...] la più ampia partecipazione degli operatori della sanità, delle formazioni sociali esistenti sul territorio, dei rappresentanti degli interessi originari [...], e dei cittadini, a tutte le fasi della programmazione dell'attività delle unità sanitarie locali e alla gestione sociale dei servizi sanitari, nonché al controllo della loro funzionalità e rispondenza alle finalità del servizio sanitario nazionale agli obiettivi dei piani sanitari triennali delle regioni di cui all'art. 55». Dunque, si fa esplicitamente riferimento al “controllo”. Oramai sono tante le voci che si levano (di singoli operatori, di cittadini, di associazioni)per protestare in maniera vibrante contro episodi sconcertanti che ledono uno dei diritti fondamentali dei cittadini.
Il Sindaco non può fingere di ignorare cosa sta accadendo al Rummo. Riteniamo quindi che incorra l’onere di rappresentare all’attuale Manager, Renato Pizzuti, tutte le perplessità per gli incresciosi episodi avvenuti, già sotto la lente di ingrandimento dalla Procura della Repubblica.
Benevento non può abbandonare il suo Ospedale alla volontà dei Piani Ospedalieri dei Commissari alla Sanità. Benevento deve far sentire tutta la sua opposizione al disegno del Presidente delle Regione, Vincenzo De Luca, di sopprimere la sanità del Sannio. Il M5S sta già facendo questa battaglia con i propri Portavoce regionali. È ora che anche il Sindaco scenda seriamente in campo."
Redazione Bn