Torre Annunziata

Dopo l’ultima gara interna contro il Forio d’Ischia, che ha difatti chiuso il girone d’andata del campionato di Eccellenza, l’Us Savoia 1908, nella persona del presidente Ciro Altea, ritiene doveroso dover stilare un bilancio dei primi sei mesi della propria gestione, partendo dalla consapevolezza che molto è stato fatto e ancora tanto c’è da fare.

“Sin dal primo giorno in cui questa società si è insediata, due erano gli immediati traguardi che si era prefissata di raggiungere: vincere il campionato della credibilità e riportare, al primo tentativo, il Savoia in serie D. Il primo obiettivo crede di averlo già quasi legittimato perché con grande serietà, puntualità e concretezza, alla data odierna, ha sempre rispettato tutti gli impegni economici nei confronti dei propri tesserati, dei collaboratori, dei fornitori e di chiunque abbia avuto un semplice rapporto di prestazione occasionale. Ma soprattutto verso il Comune di Torre Annunziata, al quale sono stati adempiti tutti gli obblighi pattuiti per l’utilizzo dello stadio “Alfredo Giraud”, anticipando per giunta due somme non dovute e spettanti ad altri.
Al sindaco, avvocato Giosuè Starita, con il quale dal primo giorno la società ha instaurato un rapporto di grande cordialità e di reciproca stima, va riconosciuto il merito di aver fatto giocare a Torre Annunziata tutte le gare casalinghe, malgrado l’inagibilità dell’impianto, assumendosi in prima persona la responsabilità di aprire le porte ai tifosi. Si coglie così l’occasione per ringraziarlo pubblicamente, perché bisogna dare a “Cesare quel che è di Cesare”.
Inoltre può affermare che vincere il campionato della credibilità non era facile. Perché, senza voler entrare nel merito degli oneri, le precedenti gestioni, e in particolare quella dell’ultima apparizione in Lega Pro che ha portato al fallimento, avevano lasciato sul territorio poche luci e tante ombre. Al suo arrivo questa società è stata accolta con diffidenza e scetticismo dalle istituzioni, dagli imprenditori, dai professionisti e dai tifosi”.
Così con grande umiltà, l’attuale dirigenza si è messa sin da subito a lavorare per recuperare pian piano tutto ciò che si era perso. Già ora è riuscita nella sua opera di convinzione, ma è fiduciosa nel fatto che tutte le componenti locali che amano il Savoia, in breve si stringeranno per riportare lo storico club oplontino nel calcio che conta. 
Vale la pena ricordare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che i presidenti passano, ma il Savoia era e rimane un patrimonio sportivo, sociale e culturale, che appartiene solo ed esclusivamente alla città di Torre Annunziata.
Come detto, il secondo traguardo da raggiungere è quello di vedere il Savoia tra le partecipanti del prossimo campionato di serie D. Ma per farlo bisogna restare tutti uniti e sostenere la squadra anche nei momenti più difficili. Alla fine della stagione sportiva si tireranno poi le somme.
La società continuerà a fare il possibile e l’impossibile, nel pieno rispetto delle avversarie, che mai come quest’anno sono particolarmente agguerrite, per raggiungere tale obiettivo.
Poi non bisogna dimenticare, anche se non deve essere un alibi, che a differenza di tutte le altre contendenti, l’attuale dirigenza è partita in grave ritardo nella costruzione della squadra, ma ciò nonostante è riuscita a mettere su un team di uomini veri, che fino ad oggi hanno perso una sola gara in regular season e sono a due lunghezze dal primato.
L’Us Savoia 1908, poi, vuole chiedere scusa ai tifosi ed a tutti gli sportivi oplontini se in qualche occasione ha potuto commettere qualche errore, seppur in buona fede, sperando di migliorare sempre di più giorno dopo giorno. Infine augura a tutti quelli che tengono a cuore lo storico scudo sabaudo una fine d’anno splendida e un 2017 nel quale ognuno possa vedere soddisfatte tutte le proprie aspettative”.

Redazione