La Giunta Comunale, vista la relazione dei Revisori dei Conti pervenuta stamani in base alla quale è precluso il ricorso ad eventuali procedure ordinarie di riequilibrio, ha deliberato questa sera di proporre al Consiglio comunale la dichiarazione del dissesto finanziario in applicazione dell’art. 246 del T.U.E.L., che prevede l’obbligo di dichiarazione del dissesto sussistendone le condizioni.
“Dall’esame della documentazione prodotta dal dirigente alle Finanze e dalle note dei dirigenti di Settore – si legge infatti nella relazione dei Revisori richiamata in delibera - sono emersi numerosi elementi che denotano la grave compromissione della situazione finanziaria dell’Ente”.
Secondo i Revisori il perenne ricorso all’anticipazione di cassa, che peraltro non viene restituita entro il 31 dicembre di ogni anno; la conservazione (nonostante i riaccertamenti effettuati) di un ingente ammontare di residui passivi e attivi di dubbia esigibilità che, di fatto, inficiano il risultato dell’amministrazione, celando un consistente disavanzo, emerso nell’anno 2014 con il passaggio all’armonizzazione contabile; l’esistenza di un ammontare consistente di debiti fuori bilancio; l’esistenza di un contenzioso potenziale molto elevato; l’utilizzo di fondi a destinazione vincolata, mai ricostituiti costituiscono indici di grave squilibrio finanziario che precludono il ricorso a eventuali procedure ordinarie di riequilibrio atteso che: non sembra percorribile la strada delle alienazioni patrimoniali che hanno dato scarsissimi risultati; non risulta attuabile l’aumento della tassazione locale date le percentuali oggi già applicate (massime); non vi sono economie di spese tali da colmare il disequilibrio complessivo della gestione; nonostante le continue anticipazioni di cassa, l’Ente non riesce a neutralizzare il gap tra entrate e spese, tutto ciò in sinergia con l’incapacità dell’Ente di riscuotere le entrate proprie.
Alla luce di tutto ciò, “il Collegio di revisione economico-finanziara del Comune di Benevento rileva la presenza delle cause di cui all’art. 244 del T.U.E.L. e rimette al Consiglio comunale la decisione di adottare i conseguenti provvedimenti”.