Il risiko delle poltrone continua e non si ferma nemmeno a Natale. Addirittura con il nuovo anno ne potremmo vedere delle belle con le nomine, alcune attese, che dovrebbero giungere dopo la tornata elettorale interna delle Provinciali. Ma i giochi sarebbero già fatti, con il condizionale che, in questi casi, che è d’obbligo. Nell’attesa del via operativo per l’accorpamento dei Porti campani, già si pensa a quello che sarà il management. Tre uomini al comando per l’Autorità Portuale Unica: un presidente e due componenti del Consiglio di Amministrazione di cui uno in quota Napoli e l’altro, di conseguenza, Salerno.
E sulla scelta del nominato salernitano sarebbe già tutto deciso con il decreto di nomina che sarebbe stato vidimato addirittura lo scorso 23 dicembre. Un vero e proprio regalo di Natale insomma, con il prescelto che sarebbe un ex consigliere, che ha mancato la conferma a Palazzo Guerra nelle amministrative di giugno: Nino Criscuolo. Un nome a sorpresa, dunque, con l’ex consigliere che in questo periodo sta centrando incarichi in serie ad iniziare dall’ingresso nel CdA del Consorzio Interfarmaceutico fino a giungere a quella nell’ente di gestione della Stazione Marittima. Un bel colpo, dunque, per l’ex consigliere che, nel frattempo, è impegnato nel sostenere l’associazione “Salerno…ma non solo” insieme con un gruppo d’amici ed ex amministratori di Palazzo di Città. Il via libera, dunque, sarebbe giunto da Palazzo Guerra, dove il decreto sarebbe stato firmato e, al momento, custodito prima di rendere nota la nomina.
Di mezzo ci sono le Provinciali ed un’importante carta che il sindaco Napoli si gioca a Palazzo Sant’Agostino. Una grossa fetta di credibilità politica, oltre che di rivincita dopo il flop del Referendum, tanto da demandare a dopo l’8 gennaio l’ufficialità della nomina. Sempre che non intervengano fatti nuovi, tanto da rendere carta straccia il decreto vidimato lo scorso 23 dicembre. Nel frattempo, l’eventuale nomina potrebbe far diventare ancora più una polveriera l’incerta maggioranza di Palazzo Guerra.
Redazione