Una decisione impopolare, rimane in una società che rischia di retrocedere e sparire, piuttosto che tirarsi fuori perchè quella sarebbe stata la soluzione più facile. Ma a mister Liccardi, abbandonare una famiglia nel momento di difficoltà proprio non piace. Ed è rimasto a guidare il Real San Nicola rifiutando la panchina del Foglianise. E di questa squadra, adesso è tutto.
“Il Real San Nicola – inizia l'allenatore beneventano – continua con l'aiuto di Antonio Puzio che, però, si è defilato per le altre cose. Per il resto io la costruisco, la preparo e la guido con l'aiuto dei genitori che mi danno una grande mano. Fanno da dirigenti accompagnatori e mi aiutano come mi aiuta Pino Lepore”.
PERCHE' RIMANERE – Ed è questo il dubbio, perchè restare mettendoci la faccia. “Vivo di emozioni. Prima guadagnavo qualcosa e facevo poco, ora c'è la consapevolezza che non prendo nulla e faccio tantissimo.Un giorno, tornando da Faicchio, cominciai a pensare a come dovevo dire alla juniores che quella sarebbe stata l'ultima volta e che il Real sarebbe scomparso.. Mentre pensavo a questa cosa ho cominciato a piangere e questo mi ha fatto capire che avrei dovuto continuare perchè mi sarebbe mancata una cosa. Da lì è scattata una scintilla e ho creduto in quello che stavo facendo. E non l'ho fatto per una questione di risultato ma per un'unione che non andava interrotta. E nella mia pazzia credo ancora che alla fine ci salveremo. Per questo invito tutti i giocatori che vogliono giocare con noi divertendosi".
IL MOTTO – Col passare del tempo, al di là del risultato, è nato un motto nella testa di Liccardi. Il “noi vinciamo sempre” che vale a prescindere dal risultato. E prende maggiore forza in questo momento. “Un motto creato a inizio stagione nonostante ci fosse la consapevolezza di essere inferiori. Vincere o perdere non cambia nulla, l'importante è portare avanti ideali come lealtà e amicizia e i ragazzi si sono fatti trascinare e hanno messo in campo tutta la voglia e alla fine sono arrivati dei risultati che nessuno sperava. Portiamo avanti una realtà che non sappiamo che fine farà. Intanto facciamo calcio, ci divertiamo e rimarrà fino alla fine. Il risultato sportivo passa in secondo piano. Il motto indicato per questa realtà e per un po' ha portato risultati, ora lo scoramento ha preso piede e qualcosa mentalmente hanno perso. È anche vero che dalla juniores alla Promozione il salto è grande e loro hanno accettato tutto inconsapevolmente e io avrei dovuto evitare di fargli fare brutte figure. Ma abbiamo una cosa molto bella: dopo 2' la sconfitta è passata”.
IL FUTURO – E ora il dubbio nasce spontaneo. É quasi ovvio pensare a cosa accadrà nel futuro prossimo, se una realtà come San Nicola potrà avere ancora una squadra di calcio. “Una cosa è certa – chiude Liccardi – chi vuole il Real deve parlare con Antonio Puzio perchè la società è ancora sua. La mia speranza è che una società di Promozione, così vicina a Benevento, possa avere un programma importante per attirare giocatori che vogliano divertirsi mettendoci, però, impegno. Alla fine sono sicuro che qualcuno si farà avanti. Chi non capirà questo messaggio è perchè mosso dai soldi”.
Redazione