Sulle canne fumarie, sui chiarimenti per gli esercizi commerciali decisi in Giunta, la Caporetto della maggioranza di palazzo di Città. I collegamenti non sono sicuri, con le nozioni che sembrano arrivare in ritardo ai 26 consiglieri. Ed ecco che l’interpretazione della norma diventa difficile, indigesta. In particolare sulla necessità dell’installazione o meno delle canne fumarie e sulle relative deroghe al regolamento comunale e, in particolare al Ruec. Fatto sta che l’identità di veduta non è uguale per tutti ed oltre l’opposizione, c’è anche la maggioranza, o parte di essa, con Naddeo di Campania Libera che arriva al confronto verbale con l’assessore all’Urbanistica De Maio che cercava di rileggere per la platea i passi salienti della delibera di Giunta.
Alla fine la richiesta di buon senso di Antonio D’Alessio che, da bravo avvocato, ha chiesto un rinvio del punto all’ordine del giorno, proprio per una migliore interpretazione da parte di tutti i consiglieri. Un rinvio che era stato subito accolto da parte della maggioranza, in particolare da quasi tutto il gruppo Campania Libera e qualche elemento di Salerno per i Giovani, e che sarebbe servito a rinviare anche l’emendamento alla delibera già approvato da parte del consigliere d’opposizione Gianpaolo Lambiase. Qui l’evidente frattura nella maggioranza, con il presidente Ferrara che indiceva dieci minuti di pausa. Una sosta effettuata nel vicino Salone del Gonfalone con tutti i consiglieri a prendervi parte. Effetto dei dieci minuti di riposo, o forse di qualche strigliata particolare, che la maggioranza è ritornata decisa in Consiglio approvando in brevissimo il punto contando anche su quattro elementi dell’opposizione. Tranne per Naddeo che si è astenuto dall’approvazione in compagnia dei colleghi Dante Santoro e Gianpaolo Lambiase.
Antonio Roma